Yulia Navalanaya, moglie di Navalny bannata da X: le “scuse”della piattaforma e il ripristino
Un beffardo dramma si è consumato ieri, tra le ore 1:40 e 2:40 fuso orario di Bruxelles: Yulia Navalanaya, moglie di Navalny bannata da X per un’ora, preceduta dallo “ShadowBan”, ovvero le limitazioni nella ricerca e nell’interazione.
Ovviamente la notzia non è stata accolta inizialmente con piacere dall Popolo della Rete, salvo i Putinisti duri e puri che per un’ora hanno potuto gioire. Ma anche la risoluzione della vicenda lascia qualche dubbio.
Yulia Navalanaya, moglie di Navalny bannata da X: le “scuse”della piattaforma e il ripristino
Yulia Navalnaya aveva creato l’account sull’onda della morte del marito Alexei Navalny, morto durante la detenzione in un carcere ottenuto da un gulag Stalinista, in condizioni ambientali oggettivamente infernali, nella Vorkuta battezzata la città più deprimente e gelida dell’Occidente e in condizioni ancora poco chiare, ma sicuramente esacerbate dalle difficoltà ambientali.
In pochissimo tempo aveva raggiunto 100k utenti con soli tre post in un giorno ed era destinato a crescere. Finché dapprima non è scomparso dal motore di ricerca per poi scomparire del tutto, bannato.
Alle 2:42 orario di Bruxelles (3:42 nostrano) X si è pronunciato, incolpando i “sistemi automatici contro la manipolazione dello spam”.
Sistemi che abbiamo visto in passato non hanno mai funzionato in modo egregio, anzi.
Ci sono dei grandissimi assenti in questa vicenda: le scuse di un rappresentante della piattaforma per un evidente ed autoconfesso attore così grossolano e le domande sull’opportunità di una moderazione che ormai sembra non avere una guida e un orizzonte.
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