Xmas non è un modo per censurare il nome del Natale
Una falsa credenza è che la parola “Xmas” sia un modo “woke” prima che il termine andasse di moda per cancellare il Natale togliendovi i riferimenti cristiani, in quanto in Inglese la parola usata dovrebbe essere “Christmas”, ovvero “festività del Cristo”.
In realtà si tratta di un paretimo, una “etimologia popolare” del tutto errata, come molte altre che abbiamo visto in passato.
Xmas non è un modo per censurare il nome del Natale
A ben vedere Xmas è un modo tradizionale, come vedremo assai tradizionale, per scrivere il Natale. Esso si pronuncia comunque “Christmas”, essendo foneticamente affine al termine originale.
Appare per la prima volta nella lingua inglese nella Storia del Collegio St.Edumnd (pubblicato nel 1755) di Bernard Ward, ma ancora prima si registrano simili tentativi di abbreviazione, tutti basati sull’uso della lettera X a partire dal 1500.
Letteralmente chiunque nella storia inglese ha usato, almeno una volta, l’abbreviazione Xmas, che non deriva da tentativi di censurare il nome del Cristo e, vogliamo rassicurare eventuali rissosi avanzati dall’ultima volta, non significa che la “X MAS” arriverà a Natale facendo il saluto romano, “l’abbiamo visto tutti Bufale non dire la buffalah!“.
Semplicemente la X viene usata come sostituto moderno del “Chi” greco, lettera da pronunciarsi come un Kh aspirato. Per questo nell’antica iconografia cristiana, influenzata dalla fase clandestina e “catacombara” dello stesso dove l’ostensione di simboli di immediata riconoscibilità era quantomeno sconsigliata, le lettere χ e χρ erano viste come “iniziali” di “Christos”, il Cristo.
Xmas è quindi quindi un modo per scrivere “Christmas” con una pronuncia simile in contesti come quello epistolare (lettere, biglietti di auguri), reso ubiquo recentemente dall’informatizzazione di massa che nel renderci meno affezionati alle cartoline ci rende non meno grafomani.
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