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Worldometer: “Hackerato” il conteggio dei morti a Città del Vaticano – i misteri del Social Engineering

Esiste una branca dalla manipolazione dei dati chiamata Social Engineering, ingegneria sociale. Sostanzialmente non sempre hai bisogno di hackerare un computer per modificare dei dati, specie quando puoi farlo inviando una mail o telefonando a qualcuno.

Social Engineering era la truffa del piccolo “ladro di polli” che, dopo aver frugato nei cassonetti di una ditta ed aver trovato le fatture di un fornitore, richiamava la ditta da un telefono a gettoni dichiarando di essere il fornitore che si era “dimenticato” di aggiungere un pagamento.

Social Engineering è il piccolo furtarello del ragazzino anni ’80 che chiamava i negozi di pizza da asporto “per far portare una cosarella alla nonna che non è pratica”, usando la carta di credito del padre o di un parente a sua insaputa.

Ma anche lo scherzo crudele del tizio che compila schede a caso nello Yad Yashem, il museo delle vittime dell’Olocausto, per poi screenarle prima della cancellazione e bullarsi di aver sfigurato la memoria.

L'”Hackeraggio” del conteggio dei morti

Se avete consultato la pagina Wordometer troverete uno degli esempi negativi del Social Engineering, ovvero il risultato di lasciare a persone troppo annoiate, troppo cattive e con troppo tempo libero la possibilità di modificare un elenco compilando un form anonimo

 

Wordometer, 16 Marzo, ore 01.23

Wordometer, 16 Marzo, ore 01.34

Wordometer, 16 Marzo, ore 01.41

È evidente che qualcuno, in questa notte, si sta divertendo a denunciare un numero ingente di morti a Città del Vaticano, come se la morte da Pandemia fosse un grottesco e divertente scherzo, costringendo i moderatori del sito ad intervenire.

Non possiamo neppure presupporre che ci sia solo una mano: lo Stand Alone Complex suggerisce infatti che talora un certo numero di persone possano convergere su una determinata condotta senza che vi sia accordo reciproco, semplicemente perché in quel momento la determinata condotta è percepita come “fattibile”.

E interviene anche la dottrina della finestra rotta: una volta mostrato a un vandalo che è possibile rompere una finestra in un determinato quartiere senza ritorsioni, i vandali correranno a frotte.

Dimostrato che il contenuto di un sito che funziona sull’onore e il senso di veridicità degli utenti può essere modificato e, per un po’, mostrerà dati alterati, ecco che gli utenti si saranno da fare a farne burla e dileggio.

Un po’ come accade in alcune pagine di Wikipedia, giornalmente vandalizzate e riparate dai moderatori.

In questo caso, Wordometer ha corretto il dato in venti minuti, ma non possiamo esclude ulteriori tentativi in futuro.

 

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