William Shakespeare: “La donna è uscita dalla costola dell’uomo, non dai piedi perché dovesse essere pestata”
La giornata di ieri, 25 novembre, era interamente dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Sul web e sui social, ad ogni minuto, sono stati condivisi messaggi, catene e notizie per celebrare la ricorrenza, ma su un’attribuzione a William Shakespeare ci troviamo a fare delle precisazioni.
A più riprese è stato condiviso un aforisma attribuito al drammaturgo e poeta inglese:
Troviamo la citazione sul sito Aforismi.meglio.it, ma anche su diversi meme condivisi sui social con Facebook in testa. L’attribuzione è errata, e come leggiamo su aforismi.meglio.it troviamo la stessa frase sul Talmud, uno dei testi sacri della religione ebraica ripreso anche dal quotidiano cattolico Avvenire, dal libro “Donne come noi” di Autori Vari e nei Manuali di Antropologia Culturale.
A tal proposito Matthew Henry, studioso commentatore della Bibbia vissuto nel ‘600, scrisse un commentario della Bibbia – ricordiamo, nel libro della Genesi troviamo appunto il brano in cui si narra che Eva fu plasmata da Dio da una costola di Adamo – nel quale riprendeva, appunto, il passo in cui si dice che la donna è stata creata da una costola di Adamo e che, per questo, deve essere protetta.
Attribuire a Shakespeare questo aforisma è errato, in quanto nasce da un commentario biblico sul Libro della Genesi redatto a sua volta da tale Matthew Poole e ripreso da Matthew Henry in un commentario della Bibbia.
Una nostra lettrice ha approfondito la sua ricerca e ci ha autorizzati a incorporarla di seguito:
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