VR Man non è una statua di Lucifero a Torino
Ci segnalano i nostri contatti un video su TikTok che dovrebbe mostrare una statua di Lucifero a Torino. Il video ha come traccia audio il commento di una voce che descrive la figura come “Lucifero” dichiarando che non c’era bisogno di “negatività”.
In realtà, come per il caso del presunto “angelo satanico decapitato” alle Olimpiadi, si tratta di un grande fraintendimento, probabilmente nato dall’onda lunga, assai lunga del passato Halloween (il contenuto è del 26).
Si tratta dell’opera dell’artista greco Andreas Angelidakis chiamata VR Man.
VR Man non è una statua di Lucifero a Torino
VR Man appare come parte della manifestazione “Luci di Artista”, una ormai storica collezione di luminarie natalizie che a Torino, dal 1998, coniugano le luminarie tipiche della festa con temi legati all’arte ed alla riflessione contemporanea.
VR Man è una di queste, nata dalla collaborazione coi giochi invernali di Torino, e come suggerisce il nome, e conferma l’artista, nasce dall’immaginare un uomo/artista/atleta che però guardi il mondo dell’arte e dello sport da un visore per la realtà virtuale.
Visore fatto a forma di capitello ionico.
La storia è una narrazione sceneggiata, una realtà virtuale vissuta attraverso il visore dell’archeologia. La figura che indossa un capitello ionico come visore VR sta fuori da un contesto monumentale, guardando la nostra realtà come se fosse un’esperienza virtuale. Lo è?
Dichiara l’artista, mentre il commento esorta ad immaginare in quella figura una cariatide, un minotauro, una figura del mondo grecoromano ed olimpionico, oppure un atleta che si prepara però alle nuove discipline e-sportive, che introducono un momento in cui corpo e mente vengono disgiunti.
Non si tratta dunque di un Satana, ma di una figura con un capitello in faccia.
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