Voci su sciopero del 15 ottobre revocato da FISI e chiarimenti per chi intende partecipare
Occorrono assolutamente un paio di chiarimenti in queste ore, visto che qualcuno parla di sciopero del 15 ottobre revocato da FISI, o in alternativa di zero conseguenze per chi deciderà di aderire alla protesta. Nell’uno e nell’altro caso, infatti, si riscontra scarsa informazione per tutti coloro che saranno potenzialmente coinvolto. Dopo il primo approfondimento dei giorni scorsi, infatti, abbiamo raccolto qualche dettaglio in più che potrebbe aiutare tutti a mettere a fuoco la questione nel modo più opportuno.
Cosa sappiamo sullo sciopero del 15 ottobre revocato da FISI e chiarimenti vari
Partiamo da un presupposto. Bisogna smentire le indiscrezioni secondo cui sarebbe ufficiale lo sciopero del 15 ottobre revocato da FISI. La protesta, salvo novità dell’ultimo minuto, ci sarà. L’organizzazione non intende fare passi indietro allo stato attuale, come abbiamo percepito anche attraverso alcuni commenti apparsi nella pagina Facebook. Una dichiarazione di FISI, ad esempio, evidenzia la volontà di prorogare l’agitazione anche oltre il 20 ottobre, contrariamente a quanto emerso in un primo momento.
Detto questo, se da un lato lo sciopero del 15 ottobre revocato è una bufala, in realtà sarebbe corretto non parlare di “sciopero” così come abbiamo imparato a conoscerlo. Già, perché l’agitazione promossa da Federazione italiana sindacati intercategoriali e dalla Confederazione sindacati autonomi federati italiani non è mai stata approvata. Anche la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali si era pronunciata a sfavore, considerando tra le altre cose la vicinanza temporale con altre proteste.
FISI non si è fermata e lo sciopero del 15 ottobre revocato rappresenta una fake news al momento della nostra pubblicazione. Tuttavia, il fatto stesso che non si possa parlare di sciopero deve necessariamente far aprire gli occhi a chi intende partecipare. Si dovrà attingere dalle proprie ferie e, superando un limite minimo di giorni in assenza di malattia, si andrà comunque incontro alla sospensione. Indipendentemente dall’essere in possesso o meno del green pass.
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