Oggi vogliamo essere buoni ed etichettare con “nessuna fonte” una notizia che ha tutta l’aria di essere una bufala, visto che il 5 giugno gira con insistenza sui social la voce riguardante la patente B a pagamento, al netto dei quiz sostenuti e superati dagli automobilisti. Ora, se da un lato è noto che per ottenere il documento necessario per circolare sulle nostre strade sia necessaria una spesa non indifferente, sia per l’iscrizione, sia per il rinnovo previsto ogni dieci anni fino al raggiungimento dei 70 anni (arco temporale che a quel punto viene dimezzato), al contempo occorre non andare oltre.
Già, perché se da un lato alcune settimane fa abbiamo già portato alla vostra attenzione alcune novità previste dal nuovo codice della strada, al contempo diventa fondamentale non alimentare notizie totalmente prive di fonti. Già, perché da circa una settimana corre voce che gli italiani debbano ora affrontare una nuova spesa. Chiaro il riferimento alla patente B a pagamento, con un costo addirittura annuale e a prescindere dal quiz superato a suo tempo.
La storia della patente B a pagamento con rinnovo annuale nasce da due iniziative molto strane sul web. La nostra ricerca, infatti, ha fatto emergere da un lato un pezzo palesemente clickbait, che lascia credere ci possa essere un costo annuale di 130 euro per chi ha superato i quiz. In realtà, solo aprendo l’articolo si capisce che l’autore dell’articolo faccia riferimento al semplice rinnovo previsto per legge ogni 10 anni.
Un altro approfondimento sembra invece confermare la voce della patente B a pagamento annuale. Provando ad analizzarne il contenuto, però, si scopre che il pezzo in questione sia stato rimosso. Due indizi non faranno una prova, ma ci fanno avvicinare alla sentenza del “nessuna fonte” per chi si sta preoccupando dopo aver superato i quiz.
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