Bufale Junior

Vite di corsa

Negli anni ’50 due cardiologi americani, il Dr. Friedman e il Dr. Rosenman, cercando di dare una spiegazione all’incremento, nelle aeree maggiormente industrializzate, del numero di eventi cardiaci, osservarono come nella maggior parte dei loro pazienti si presentasse una costellazione comportamentale disfunzionale, che chiamarono ”Type A Behaviour Pattern.

La caratteristica principale di questo sistema di “emozione-azione” è la lotta continua contro il tempo, gli individui che manifestano questo particolare pattern comportamentale sono infatti invasi da una sensazione costante dell’incalzare del tempo e tendono ad accelerare le attività fisiche ma anche quelle mentali, si auto impongono scadenze temporali sempre più difficili da rispettare, inoltre, sono eccessivamente impegnati nel lavoro e tendono ad essere molto competitivi e ostili. Queste caratteristiche rappresentano dunque un fattore di rischio diretto e indiretto per diverse patologie, specie quelle a carico del sistema cardiovascolare.

La società odierna è dominata dalla frenesia della produzione e del consumo in cui, come scrive il sociologo polacco Zygmunt Bauman, anche il modo di percepire e vivere il tempo a nostra disposizione è radicalmente cambiato. Il comportamento di tipo A sembra oggi un tratto normalmente distribuito nella popolazione, questo a discapito della salute fisica e mentale di molte persone. Il lockdown, che ha costretto tutti a una brusca ed inattesa frenata, non a caso ha slatentizzato proprio questo disagio, un disagio che nasce dall’incapacità sempre più comune di fermarsi e di vivere il tempo con lentezza. Ma come ci ricorda uno splendido passo di Franco Cassano, la lentezza è fondamentale per l’uomo, va coltivata, perché è solo vivendo con lentezza che è possibile ‘’essere nel mondo“, attribuendo un significato profondo allo spazio in cui viviamo, dando davvero valore al nostro tempo.
E voi riuscite ancora a ricavarvi dei momenti di lentezza?

Passaporto Futuro è un’iniziativa no profit promossa da giovani studenti spinti dalla voglia di divulgare la conoscenza acquisita nel corso dei loro studi.

Assieme a Bufale.net collabora per la stesura di una rubrica chiamata “Bufale Junior” con l’obiettivo di creare una conoscenza sana e condivisa.

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