Vincenzo De Luca indagato: avrebbe favorito i suoi 4 autisti
Ci segnalano i nostri contatti una notizia riguardante il governatore Vincenzo De Luca. Indubbiamente Vincenzo De Luca indagato è un gran titolo, non lo mettiamo in dubbio.
Ma come vi abbiamo detto più volte, parlando di giudiziaria il tag Analisi in Corso o Approfondimento sono gli unici possibili. Sempre.
È anzi ferma opinione dello scrivente che la Giudiziaria non dovrebbe anticipare e spettacolarizzare gli esiti di un procedimento, con perniciosa confusione dei concetti fondamentali di indagato, imputato e colpevole ma attendere l’eventuale verdetto per riferirne.
La Storia
Parte tutto da un incidente avvenuto nel 2017: la vettura di Vincenzo De Luca, condotta da un autista, imbocca una strada contromano causando la caduta (senza conseguenze) di una ragazza su uno scooter.
Nasce il solito balletto tra opposizioni e maggioranza: i secondi convinti della mera fatalità e che, comunque, essendo De Luca in servizio aveva ragioni per quello che in vernacolo locale definiremmo un controsenso. I primi convinti che De Luca avesse semplicemente avuto fretta e che tale infrazione non aveva senso, né scriminante, per esservi.
Ma la storia non si ferma qui: a seguito di un esposto di un assessore regionale di opposizione, si gettano dubbi sulla presenza dei quattro autisti di De Luca.
Ricordiamo, al momento non indagati.
Quattro vigili di Salerno, sui quali si dibatte.
Versioni a confronto
Secondo De Luca, la loro promozione a membri dello Staff è servita a logiche di risparmio e riorganizzazione economica, comportando un calo netto delle spese per l’Amministrazione Regionale.
Secondo le opposizioni, sia pur richiamando al garantismo, ove l’accusa fosse confermata sarebbe un pericoloso segnale di un modello basato sul favorire gli amici.
Vincenzo De Luca è stato comunque convocato a rendere dichiarazioni già in passato, in pieno Lockdown, ed a corroborare la notizia intervengono sia le dichiarazioni dell’avvocato dell’attuale indagato, che confermano la versione rilasciata ai social, che la valutazione degli inquirenti che sembra tendere verso l’archiviazione.
Non ci sono mutamenti processuali di rilievo da quel fatidico 2017.
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