Ci segnalano i nostri contatti un messaggio relativo ad un prototipo di utero cybernetico (sic!!!).
Naturalmente, nell’opulento stile del rissoso Web2.0, arricchito da didascalie e commenti rabbiosi, aggressivi e redatti in una lingua in cui le offese sono superate solamente dal disprezzo per le più elementari regole grammaticali.
Vi presentiamo infatti una copia del walltext
VI PRESENTIAMO UN PROTOTIPO DI UTERO CYBERNETICO
CHIUNQUE POTRÀ ACQUISTARE UN OVULO FECONDATO DA GLAXO, SANOFI O MERCK E CRESCERLO UN QUESTO #INCUBATORE DEL CAZZO, INTENDIAMO CHIUNQUE: PEDOFILI, GAY, LESBO, TRANS E SCHIZOFRENICI… BASTERÀ AVERE L’AUTORIZZAZIONE DELLO STATO
ORA SEMBRA UNA FOLLIA MA PRESTO SARÀ UNA NECESSITÀ PERCHÉ I GOVERNI ?STANNO STERILIZZANDO I VOSTRI FIGLI CON LE VACCINAZIONI
ENTRO 10-15 ANNI AL MASSIMO IL 97% DEGLI ESSERI UMANI SARANNO STERILI
LE BIG PHARMA MENZIONATE AVRANNO IL MONOPOLIO DEGLI #OVULI UMANI E CEDERANNO IN LICENZA D’USO I FETI DAL DNA BREVETTATO E PROGRAMMATO, ESATTAMENTE COME FA MONSANTO OGGI CON I SEMI VEGETALI
BENVENUTI NEL MONDO DI MERDA PREPARATO DAI SIONISTI E LE LORO SPIE INFILTRATE NEI GOVERNI #NWO
SE VI PIACE L’IDEA, RESTATE IMMOBILI, NON FATE NIENTE, DORMITE… PROVVEDERANNO I TIRANNI A SVEGLIARVI
#FETI #BIOINGEGNERIA
Dal quale possiamo evincere che secondo l’autore della bufala, perché di bufala si tratta, omosessuali e schizofrenici non dovrebbero essere messi in condizione di riprodursi.
Pensiamo per un attimo alla contraddizione insita nelparlare nello stesso testo di un complotto dei cattivoni per sterilizzare gli esseri umani e del fatto che concedere a chi ha disturbi psichiatrici la possibilità di curarsi, avere una vita felice ed una famiglia sia indubitabilmente qualcosa di “malefico” contro cui schierarsi.
Riflettiamo sul fatto che secondo chi ha diffuso questo testo i buoni dovrebbero dimostrare, anzi ostentare bontà discriminando i disabili oltre che gli omosessuali perché se vogliamo cominciare dall’omofobia tantovale chiudere con l’ableismo più crudele, possiamo passare alla bufala.
Ma prima di tutto pensiamo al fatto che l’Utero Cybernetico è una bufala. Ovvero una installazione artistica dell’Accademia di Arte e Design dei Paesi Bassi.
Sapete cosa è un mock up vero?
Si usano computer graphics, abilità artistiche, pennello, scalpello, plastica e fantasia per creare qualcosa che potrebbe esistere ma non esiste davvero.
In questo caso un gruppo di studenti dell’Accademia d’Arte hanno deciso di affrontare il problema delle frontiere della bioetica usando il loro linguaggio specifico, l’arte e design, per creare un ragionamento per assurdo.
Sapete come funziona un ragionamento per assurdo, no? Si porta un concetto alle sue conseguenze più estreme esaminandole nel dettaglio, anche esasperate, alla fine di stimolare la discussione sullo stesso.
Par-tu-rient esiste esattamente per questo: il vero prodotto, l’utero cybernetico, non esiste.
Esiste un sito internet, contenente dei video in cui degli attori con una recitazione volutamente un po’ enfatica si propongono per testare il nuovo prodotto, e un video “promozionale” per lo stesso.
Ci sono dei falsi scienziati, riconoscibili per affermazioni come
Il nostro prodotto è un ottovolante che va dall’orrore all’euforia!
E, finalmente, in fondo all’esibizione del tutto virtuale, la spiegazione del mistero
The students designed a speculative context to open the debate on the thin line between design, technology and ethics. By shifting the focus of the discussion from a purely scientific approach to a social approach, to an environment where we can get a realistic impression of what the consequences of the progress of biotechnology and biodesign could be.
Gli studenti hanno progettato un contesto speculativo per aprire il dibattito sulla sottile linea tra disegno, tecnologia ed etica. Puntando l’obiettivo della discussione sull’approccio sociale, spostandolo dunque dalle sole scienze, si arriva ad un ambiente dove si possono valutare in modo verosimile le conseguenze possibili del progresso di biotecnologia e biodesign.
Un’opera di immaginazione quindi, una fiction ispirata ai probabili progressi della scienza e creata per stimolare un dibattito.
Fiction che ha ecceduto le aspettative dei giovani studenti che mai avrebbero previsto che il dialogo stimolato avrebbe compreso “perle” come l’equiparazione tra pedofilia e omosessualità, la privazione dei diritti riproduttivi del disabile psichico e gente che dichiara di trovarsi dentro Matrix.
Il compito in classe è nato nel 2017, ispirato dalla creazione di un progetto avanzato di incubatrice, testato sugli agnelli, destinato in un futuro non ancora raggiunto a creare incubatrici ancora più efficaci per i prematuri.
Non esiste, e non esisterà mai, alcun complotto plutosionista di Big Pharma per sterilizzare i poveri maschi bianchi concedendo a pedofili, omosessuali e schizofrenici (sic!!!) di usurpare i loro diritti riproduttivi mediante i vaccini.
Siamo alla crasi totale tra le bufale sui vaccini e la bufala del piano Kalergi.
E sinceramente fossi uno di quegli studenti che voleva stimolare un dibattito serio, prenderei atto che la stessa esistenza dei social rende tale speranza impossibile.
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