Venti di guerra: la Russia riconosce le repubbliche del Donbass
La Russia riconosce le repubbliche del Donbass: e per la pace e la stabilità del mondo potrebbe non essere un’eccellente notizia.
Parliamo di un discorso definito da Il Post “pieno di minacce e informazioni false”, certamente non scevro di un certo bias di conferma filorusso.
Ognuno tira l’acqua al suo mulino: questa è una delle leggi della natura. Nessuno, potendo scegliere tra suonare le sue trombe o le trombe di altri, sceglierà il fiato altrui.
Putin ha avuto modo di suonare la sua tromba e tutta l’orchestra, spingendosi a negare all’Ucraina la dignità di una vera nazione, definendo la sua creazione “da parte della Russia Bolscevica” un errore.
Il riconoscimento di Donetsk e Luhansk, nella ricostruzione di Putin, si renderebbe necessario perché in Ucraina vi sarebbero “terroristi sostenuti dalla comunità internazionale” e perché “Il potere dei patrioti in Ucraina ha perso il carattere nazionale e porta alla de-sovranizzazione del Paese”, con evidente rilettura della storia sovietica che strizza un’occhio al sovranismo.
Venti di guerra: la Russia riconosce le repubbliche del Donbass
Le reazioni non si sono fatte certo attendere, e continuano in queste ore.
“Il riconoscimento dei due territori separatisti in Ucraina è una palese violazione del diritto internazionale, dell’integrita’ territoriale dell’Ucraina e degli accordi di Minsk. L’Ue e i suoi partner reagiranno con unità, fermezza e determinazione in solidarieta’ con l’Ucraina”.
Twittano il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Più laconico e rapido Boris Johnson
“Non so cosa passi per la testa a Putin. È chiaramente una violazione del diritto internazionale, una flagrante violazione della sovranità e dell’integrita’ dell’Ucraina”
La situazione è decisamente in bilico, e un miglioramento non è facile da vedere.
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