Le pagine di disinformazione, tutt’altro che interessate al bene dei follower bensì in perenne caccia di like (leggi la nostra guida sui mendicanti del web), sanno aggiungere violenza e orrore a vecchie notizie già agghiaccianti per natura. È il caso della pagina Facebook Lega Salvini Presidente Del Consiglio, facilmente equivocabile con la pagina ufficiale Lega – Salvini Premier. La pagina che i nostri utenti ci segnalano, nelle ultime ore ha pubblicato un post in cui vediamo la foto di un uomo di origine africana da uno screenshot catturato dalla pagina web di un quotidiano che riportava un fatto di cronaca.
Assurdo ve lo ricordate lui? È stato arrestato il 10 Aprile 2019,per aver violentato una bambina di 3 anni, ora H.A. è stato rilasciato grazie allo svuota carceri voluto dal M5S-pd.
Sarà lotta,ora basta.
Facciamolo arrivare a tutti quanti,per quella bambina traumatizzata a vita e quella famiglia distrutta…
“Facciamolo arrivare a tutti quanti”, in pratica, è l’imperativo usato dai mendicanti del web consapevoli di aver appena riportato il falso e la disinformazione. Come dicevamo e come vediamo nell’immagine, il volto dello stupratore è accompagnato dal titolo “Brescia, orrore del clandestino: violenta una bambina di 3 anni”. Il post è un puzzle tra notizia vera, disinformazione e bufala, un insieme che possiamo tradurre in acchiappalike e disinformazione.
Il 10 aprile 2019 Brescia Today e Il Giornale riportavano il caso di un terribile fatto di cronaca avvenuto a Brescia. Sabato 6 aprile 2019 l’uomo si era recato nell’abitazione di una famiglia di connazionali per fare visita a un loro parente. L’uomo si era trattenuto presso l’appartamento dei conoscenti dal pomeriggio alla serata, e in diverse occasioni aveva trascorso del tempo da solo con la bambina di 3 anni. La piccola, a un certo momento, aveva gridato attirando le attenzioni del padre che la aveva portata con sé in un’altra stanza, insospettito.
Poco prima di mettere la bimba a letto, la mamma l’aveva portata in bagno per mettere il pigiama e la piccola aveva iniziato a lamentare dolori ai genitali nell’atto della minzione. La madre, così, aveva scoperto delle perdite di sangue, aveva allertato il marito e insieme avevano chiamato i carabinieri. I militari, dopo aver disposto il trasporto della piccola agli Spedali Civili di Brescia, erano riusciti a rintracciare l’uomo che, alterato dall’alcol, aveva opposto una violenta resistenza.
Secondo la ricostruzione riportata anche dalla stampa locale, l’uomo si era appartato con la bimba in una stanza mentre la famiglia guardava la televisione. Dopo averla violentata si era dato alla fuga.
Dall’ospedale, intanto, venivano confermate le lesioni agli organi genitali a seguito di una violenza. L’uomo era un nigeriano di 22 anni irregolare sul territorio italiano.
Nel giugno 2019 gli esami del DNA avevano individuato tra le unghie della piccola tracce del DNA del suo stupratore (Il Giornale, Brescia Today) e infatti a dicembre l’uomo era stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione da scontare nel carcere di Pavia, dove già si trovava. Al termine della pena verrà espulso dal territorio italiano.
Il post pubblicato dalla pagina (che non è ufficiale della Lega) Lega Salvini Presidente del Consiglio mette in risalto l’immagine del volto di un uomo indicato come lo stupratore della piccola di 3 anni, ma né ora né mai i quotidiani hanno pubblicato le generalità e il volto del carnefice. Non esiste un’immagine dell’uomo arrestato né alcun riferimento al suo nome e cognome, nemmeno come iniziali.
L’immagine, piuttosto, è stata presa da un’altra notizia riportata da TP24 il 20 agosto 2019: quel volto, infatti, è di un altro uomo, S.U. di 34 anni, nigeriano e colpevole di aver minacciato i militari con una lametta a Custonaci, nel trapanese. I carabinieri lo avevano trovato disteso sull’asfalto al centro della città e gli si erano avvicinati per un controllo. Una volta arrivato in caserma l’uomo aveva estratto una lametta minacciando di usarla prima su se stesso e poi sui militari.
Chi pubblica questi contenuti fa finta di non sapere che nel decreto Cura Italia, all’articolo 123, la traduzione della pena da carcere ad arresti domiciliari non solo vale per i detenuti cui resta da scontare una pena non superiore ai 18 mesi, ma non riguarda chi è stato arrestato per mafia, violenza sessuale ed altri reati gravi, come riportava Il Giornale il 18 marzo 2020. In poche parole è una bufala affermare che lo stupratore della bimba di Brescia di 3 anni sia uscito di galera per via dello svuota carceri.
Parliamo di disinformazione e acchiappalike, dunque, perché ad un vero fatto di cronaca (lo stupro del nigeriano ai danni della piccola bambina di una famiglia di connazionali) i mendicanti di oggi aggiungono la falsa informazione di un volto (da una notizia completamente diversa) di un nome (di cui non esiste riscontro) e di un falso ritorno in libertà a seguito dello svuota carceri (falso).
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