“Vaccino tramite scie chimiche”, il crossover definitivo tra no-vax e complottismo
“Vaccino inoculato attraverso le scie chimiche”, questa la bufala che arriva dall’Australia e che segna il definitivo crossover tra antivaccinisti e complottisti. Secondo un post pubblicato su Facebook – a rischio viralità, visto l’argomento – l’Australia avrebbe approvato l’iniziativa della società PaxVax di diffondere un vaccino OGM tramite scie chimiche.
Il post
L’Australia ha approvato la richiesta di licenza della società Big Pharma PaxVax che consentirà loro di rilasciare intenzionalmente un vaccino OGM costituito da batteri vivi nel Queensland, tramite scie chimiche.
L’Office of the Gene Technology Regulator (OGTR) afferma che il vaccino si qualifica come un rilascio limitato e controllato ai sensi della sezione 50A del Gene Technology Act 2000.
Preventdisease.com riporta:
“PaxVax sta cercando l’approvazione per condurre la sperimentazione clinica di un vaccino batterico vivo geneticamente modificato contro il colera.
Una volta avviato, il processo dovrebbe essere completato entro un anno, con siti di prova selezionati dalle aree del governo locale (LGA) nel Queensland, nell’Australia meridionale, nel Victoria e nell’Australia occidentale. PaxVax ha proposto una serie di misure di controllo che, secondo loro, limiteranno la diffusione e la persistenza del vaccino GM e del suo materiale genetico introdotto, tuttavia c’è sempre la possibilità che queste restrizioni falliscano e infettino la fauna selvatica e gli ecosistemi.
Il fondo di verità
Non lasciamoci intimidire dal titolo del paragrafo: un fondo di verità c’è, ma niente che riguardi scie chimiche.
Come ricostruiscono i fact checker australiani di AAP Factcheck, la bufala si fonda sull’approvazione della sperimentazione per il vaccino contro il colera VaxChora avvenuta nel 2014. L’assunzione era avvenuta per via orale su circa 1000 partecipanti, non di certo tramite dispersione da un velivolo.
Dal Dipartimento australiano della Salute, inoltre, si sono trovati costretti a intervenire con una nota per smentire la notizia. Contattata da AAP Fact Check l’esperta Michelle McIntosh ha spiegato che una somministrazione di vaccini tramite aerosol è possibile, ma non di certo la diffusione tramite “scie chimiche”:
Una considerazione importante nei programmi di vaccinazione è garantire che ogni paziente riceva la dose corretta, che non potrebbe essere raggiunta con una spruzzata aerea di polvere di vaccino.
A proposito di VaxChora, Wilbur Chen – che ha partecipato allo studio sul vaccino – ha smentito tale tipologia di sperimentazione.
Diffondere un vaccino tramite scie chimiche, in sostanza, può avvenire solo in un post pubblicato su Facebook per seguire la classica forma di semplificazione che è tipica dei complottisti.
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