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Vaccino per il Coronavirus, prime gravi reazioni avverse – no agli allarmismi

Ci segnalano i nostri contatti un articolo dal titolo Vaccino per il Coronavirus, prime gravi reazioni avverse.

Siamo di fronte ad un caso di disinformazione: la notizia non è del tutto falsa, ma si è deciso deliberatamente di metterla sotto una luce allarmistica esagerandone i contenuti allo scopo di avvalorare una tesi antivaccinista.

Ironico, dato che il motivo per cui Ian Haydon, che ha twittato la sua disavventura personalmente, ha dichiarato di essere stato preoccupato a diffonderla era proprio evitare la strumentalizzazione antivaccinista.

Ma partiamo con ordine, e vedremo perché la notizia è un caso di disinformazione. Seguendo le parole di Haydon

Un volontario in uno studio chiave sul vaccino per il coronavirus ha rivelato che l’inoculazione lo ha ha fatto ammalare come mai prima nella sua vita.

Tendenziosa.

In realtà non si tratta di ammalarsi, ma di sviluppare una reazione avversa, del tutto reversibile e che come tale è andata via nell’arco di una sera.

Dovuta non già al vaccino in sé, ma al fatto che la parte più importante della sperimentazione di Fase 1 è comprendere quali siano le dosi di vaccino da inoculare.

Alcuni partecipanti al test hanno avuto una determinata dose, altri una dose decupla rispetto agli altri.

Coloro che hanno avuto la dose decupla, e solo loro, hanno sviluppato delle reazioni avverse. Ian Haydon ne ha avuta una particolarmente forte.

Il che non significa che Moderna ha fallito, questo lo si scoprirà solamente arrivati alle fasi successive. Significa che la dose decupla è sconsigliata e non sarà più somministrata.

A volte le soluzioni semplici sono le più utili.

Moderna ha iniziato la sperimentazione sull’Uomo senza passare dagli animali

Falso.

Come riporta STAT News, mentre lo studio cominciava a reclutare partecipanti umani, il vaccino veniva testato su cavie da laboratorio: i topolini da stabulario che ricicciano allegramente fuori ogni volta che si parla di sperimentazione umana, con ottimi risultati, pari a quelli delle precedenti sperimentazioni contro la MERS

I Vaccini ad mRNA non sono mai stati approvati per l’uso umano

Tendenzioso: semplicemente perché sono gli ultimi arrivati a livello tecnologico, con le prime pubblicazioni al riguardo nel 2018.

Dichiarare semplicemente che i vaccini ad mRNA non sono mai stati approvati per l’uso umano, e quindi sono pericolosi, è come dichiarare, ad esempio, che l’ultimo e più fiammante modello di automobile uscito sul mercato non va comprato perché è sicuramente malsicuro rispetto ai modelli precedenti.

Per quanto l’urgenza di cercare un vaccino contro COVID19 lasci dubbi, e legittimi, su quanto si possa accelerare la ricerca scientifica, tali dubbi non dovrebbero essere ricercati nel concetto di vaccino a mRNA, sul quale il dibattito scientifico si è già pronunciato sui pro e sui contro esprimendo un sostanziale via libera alla tecnologia come concetto stesso, ma nell’efficacia e la sicurezza stessi, come indicati dalla comunità scientifica.

Ancora sul vaccino

Passiamo ora la parola a Ian Haydon stesso. Direttamente tradotta e non interpolata

I sintomi che ho riscontrato non erano assolutamente tali da mettere la mia vita a rischio. Sono finiti, ed io torno al mio allenamento da maratoneta. I vaccini sono la medicina più importante che abbiamo. È importante testarli con sicurezza – cosa che stiamo facendo qui

Non ho divulgato questi dettagli prima perché

1. Per un po’ non mi era chiaro cosa mi stesse accadendo
2. Ho appreso recentemente che altri due candidati con una dose simile alla mia avevano avuto sintomi simili
3. È assai complicato discutere di sicurezza vaccinale senza scatenare gli antivaccinisti

Abbiamo evidenziato le parti più importanti della dichiarazione, diretta e non interpolata. Potete trarre le vostre conclusioni

I vaccini sono fatti di feti abortiti

Ancora? Scusate, quante volte dobbiamo tirare fuori lo stesso articolo?

Le azioni Moderna salgono in Borsa, quindi guadagneranno soldi

Ma tu pensa, abbiamo scoperto come funziona solitamente il mercato. Quella cosa per cui chi produce un prodotto poi lo vende e succede una cosa chiamata “transazione” per cui ottieni beni o servizi in cambio di denaro.

Ironia a parte, da più parte si sollevano richieste di distribuire il futuro vaccino, da chiunque venga, come “Bene dell’Umanità”, quindi nel modo più economico possibile per la popolazione, ed abbiamo visto come diverse personalità e Stati stanno creando fondi per coprire tali spese.

Ciò non significa che le spese non esistano, ciò non significa che tutto quello che viene esitato sul mercato non abbia un prezzo.

Chiunque troverà il vaccino, perché ci sarà bisogno di più vaccini, sarà un benefattore dell’Umanità e raccoglierà il giusto frutto della sua opera: ma la solidarietà renderà quel vaccino accessibile a tutti.

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