Definire singolare quanto avvenuto in una pizzeria a Caorle sarebbe riduttivo, ma è giusto trattare la vicenda anche per difendere un’attività dalla solita gogna mediatica che non ha alcun senso. In passato, infatti, abbiamo già analizzato sul nostro sito vicende riguardanti il difficile rapporto tra clienti e titolari, anche se in quel frangente tutto ruotava attorno alla delicata questione del green pass. Qui il contesto cambia del tutto, ma non il messaggio finale che deve arrivare agli utenti. Al netto della pizza servita con imprecazione.
Per quale ragione siamo così sicuri dell’autenticità della storia relativa alla pizzeria a Caorle, dove il piatto viene servito con imprecazione? Semplicemente perché, su Tripadvisor, non solo troviamo la recensione a dir poco negativa del cliente che ci è restato male, ma anche la replica del titolare. Quest’ultimo, evidentemente, in presa diretta non ha saputo leggere la situazione e magari prendere le distanze dal gesto del pizzaiolo, il quale ha “pensato bene” di utilizzare la farcitura della pizza richiesta per mandare un messaggio.
Ci troviamo nei pressi di Venezia e, in linea con un’espressione blasfema ampiamente utilizzata da quelle parti, la pizza ordinata presentava le magiche paroline *** ***co. La prima, come avrete intuito, si riferiva all’Onnipotente. Irritato, il cliente ha fatto presente la cosa al titolare, il quale ha negato i fatti. Tuttavia, resta apprezzabile l’evidentissimo passo indietro di quest’ultimo, proprietario ed imprenditore da diverse decine di anni a quanto pare.
Insomma, storia sì vera, ma che allo stesso tempo va ridimensionata ed archiviata per tutti coloro che ora sono alla ricerca della nota pizzeria a Caorle. Resta il fatto che, al momento della pubblicazione del nostro articolo, non è chiaro se il pizzaiolo se la sia cavata con un richiamo o con provvedimenti più drastici.
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