USA Today censura la parola “maschio” ritenendola offensiva? Il fatto viene riportato in Italia dal sito Tempi in questo articolo del 29 maggio 2021. Su USA Today è presente lo spazio “opinion” in cui i lettori possono esprimersi per segnalare ingiustizie, sfogarsi e tutto ciò che concerne l’opinione pubblica. Chelsea Mitchell, una giovane atleta del Connecticut, aveva pubblicato una sua riflessione sulla presenza di atleti transgender nelle gare femminili, una realtà che andrebbe a inficiare sulla sua competizione in quanto, aveva scritto Chelsea, gli uomini sarebbero fisicamente più avvantaggiati.
Tempi si riferisce dunque a questo articolo firmato da Chelsea Mitchell per Usa Today. Riportiamo titolo e occhiello del suo pezzo:
Ero la ragazza più veloce del Connecticut. Ma gli atleti transgender ne hanno fatto una lotta ingiusta.
Quando ho gareggiato con atleti transgender in pista, i college non hanno visto la donna più veloce del Connecticut. Hanno visto un secondo o un terzo classificato.
Poco dopo leggiamo una nota dell’editore:
Nota dell’editore: questa colonna è stata aggiornata per rispettare gli standard e le linee guida di USA TODAY. Ci dispiace che sia stato usato un linguaggio offensivo.
Se infatti confrontiamo titolo e occhiello con la prima versione dell’articolo ancora presente nella cache troviamo quanto segue:
“Quando sono stata costretta a gareggiare con atleti dal corpo maschile in pista, i college non hanno visto la donna più veloce del Connecticut. Hanno visto un secondo o un terzo classificato”.
Da “atleti dal corpo maschile” ad “atleti transgender”, dunque, è intervenuto l’editore per correggere l’occhiello. Ciò che Tempi contesta è il fatto che l’editore abbia ritenuto offensiva la parola “maschi”. Il caso è stato ripreso anche dalle testate internazionali. Fox News si è occupato della vicenda e ha ricordato che su questo episodio è intervenuta anche Christiana Holcomb, avvocata di Chelsea Mitchell, con una serie di tweet:
L’agenzia RT fa notare che probabilmente la redazione di USA Today ha ricevuto pressioni da parte di una fetta di pubblico che contestava l’uso della parola “maschio” da parte di Chelsea. La risposta sarebbe nella nota dell’editore pubblicata sotto il pezzo modificato, ma si attendono nuove dichiarazioni da parte della testata.
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