Urla, sputi e insulti a farmacista: l’ultima aggressione novax
Urla, sputi e insulti a farmacista è quel genere di notizia che dimostra che i novax hanno un enorme problema. E il problema è con la loro comunicazione.
Una comunicazione basata sulla violenza che, seminando odio, non raccoglie che odio. Del resto, con chat bellicose dove per ottenere il titolo di “guerrieri” oltre alla preparazione sui temi novax si sollecitano “azioni sul campo” l’esito pare scritto. E se nei gruppi la violenza non solo non viene stigmatizzata, ma viene chiesta prova di molestie e minacce a giornalisti e medici, filmata e ripresa via cellulare per l’uditorio, passa il messaggio che non si tratti di violenza ma di una forma (deprecabile) di “presunto eroismo”.
Che talora esplode nel grottesco: abbiamo visto una dottoressa circondata e presa a testate sul volto per aver osato contraddire dei novax, parimenti la giornalista Selvaggia Lucarelli ha ricevuto una testata sferrata addosso e anche il dottor Bassetti può raccontare di un brutto incontro sfociato nell’aggressione.
A forza di urlare “giornalista terrorista”, non c’è sorpresa se una bella mattina succede che un collaboratore scolastico di Roma decide di prendere a pugni un giornalista minacciando di tagliargli la gola.
E non c’è sorpresa se arriviamo alla notizia di oggi: urla, sputi e insulti a farmacista.
Urla, sputi e insulti a farmacista
Riferisce una farmacista romana ai microfoni de Il Mattino
Stavo solo facendo il mio lavoro, ero assegnata al turno dei tamponi rapidi. Poi quella donna è entrata nel gazebo e ha iniziato a insultarmi. Urlava contro di me: Sei schiava della dittatura sanitaria anche tu, il Covid non esiste. Poi la situazione è degenerata e mi ha sputato addosso. Sono dovuti intervenire i miei colleghi e allora si è allontanata
La farmacista, visibilmente scossa, ha provveduto a portarsi al sicuro, disinfettarsi e cambiarsi gli abiti mentre l’aggressore, un’altra donna, veniva allontanata dai colleghi.
Dall’adozione del Green Pass ad oggi l’escalation di violenza ascrivibile a movimenti nopass e novax è in continuo aumento. E non si pensi sia colpa della misura in sé.
Siamo di fronte ad una vera e propria escalation novax. Avevamo già parlato di come gli esperti di comunicazione avevano riconosciuto in una parte radicalizzata del movimento novax un’0rganizzazione diffusa, quasi militare.
«I no vax sanno sfruttare la rete a meraviglia. Si comportano come un esercito. Promuovono le fake news e specifici sottogruppi le rilanciano in modo marziale. Sono gerarchici, si distribuiscono a grappolo. La loro è una comunicazione internazionale pervasiva ed efficiente».
Ne diceva Andrea Grignolio, docente di Storia della medicina e Bioetica, all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano che ha analizzato sul quotidiano Avvenire le strategie dei no vax.
Ed ora gli effetti di questa strategia marziale si mostrano nella loro piena efficacia.
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