Una spiegazione ragionevole al dato di mortalità EuroMOMO esiste
Ci segnalano i nostri contatti una posta al lettore della Gazzetta di Parma che chiede una spiegazione ragionevole al dato di mortalità EuroMOMO. Domandare è sempre lecito, rispondere è cortesia.
E siccome noi siamo cortesi, ecco la risposta. Anzi, una collazione di risposte dati in questi anni.
Una spiegazione ragionevole al dato di mortalità EuroMOMO esiste
In primo luogo dobbiamo ricordare che esiste un errore comune di interpretazione sul pool dei dati EuroMOMO, citato nella nota che leggiamo e di cui parlammo relativamente al dato della mortalità infantile.
Errore distorsivo di cui parlammo nel dettaglio qui, ma vale per il dato della mortalità in generale.
Sul dato EuroMOMO
la stima delle morti attese pubblicate su EuroMOMO non considerano i dati dal 2020 in poi, “poiché questi dati avrebbero distorto il livello stimato del numero di base di decessi”.
La distorsione diventa tanto maggiore quanto il trascorrere del tempo: EuroMOMO sconsiglia quindi di sommare i dati settimanali per farne stime mensili o annuali, dichiarando che maggiore è il tempo elasso maggiore sarà l’errore.
Capirete che questa è esattamente la distorsione vista nell’articolo, dove un dato settimanale è stato espanso con una magnificazione dell’errore di oltre 52 volte.
La stima non considera i dati dal 2020 perché avrebbero distorto il livello stimato. Alla fine la statistica raffronta un ipotetico mondo senza COVID alla situazione Pandemica.
È quindi ovvio che anche se i vaccini, come abbiamo avuto modo di vedere, hanno ridotto il numero di morti in ogni fascia di età, il numero resta più alto di come era prima che ci fosse una pandemia.
Il calcolo delle stime settimanali non può essere quindi sommato o moltiplicato, senza che ciò comporti l’aberrazione statistica da cui EuroMOMO ci mette in guardia.
Infatti il report EuroMOMO per la diciassettesima settimana del 2023, ultimo disponibile, certifica un rientro della normalità nel tasso previsto dopo un eccesso di mortalità durato per il periodo pandemico.
Sull’eccesso di mortalità
Anche qui ne parlammo in un separato articolo, di cui vi forniamo rimando qui
Per la prima volta da Febbraio 2020 abbiamo un eccesso di mortalità negativo.
Naturalmente negativo in Europa non significa negativo in tutti i paesi: in Italia ad esempio è un dato molto basso, in Grecia continua ad esserci un forte eccesso di mortalità, in Germania siamo ad una situazione migliore della situazione pandemica.
Possiamo inferire che dove la sanità sia forte, finanziata ed abbia potuto recuperare i deficit di cura e prevenzione (pensiamo alla prevenzione oncologica ed altre prestazioni “saltate” negli anni) la situazione sia migliorata in modo direttamente proporzionale allo stato di salute del sistema sanitario.
Tutti i dettagli sull’eccesso di mortalità
Come riporta il rapporto EuroSTAT, non è scorretto come inferito nella nota girataci, anzi è confermato da EuroSTAT che, superato la quarta ondata di mortalità nel primo quarto del 2022, la risalita nei mesi di Luglio e Agosto del 2022 è in buona parte legata all’abnormale ondata di caldo.
Controprova è il calo immediato a Settembre, Ottobre e Novembre, con una leggera risalita a Dicembre e un crollo verticale nei mesi successivi.
La prospettazione EuroStat si dimostra pertanto corretta: l’effetto COVID19 sulla mortalità si è ridotto facendoci sperare di essere arrivati sul declino della fase Pandemica e il dato consente pacificamente di affermare che l’eccesso di mortalità è in declino e che la campagna di contrasto a COVID19 ha dispiegato benefico effetto.
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