Una mela al giorno toglie il gastroenterologo di torno? Quasi
Avrete tutti sentito dire che “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Secondo uno studio il proverbio popolare potrebbe avere un fondo di verità, basta scegliere di quale medico si tratti.
Scherzi a parte, i benefici di una sana e ricca alimentazione sono indubbi, ma uno studio in particolare ha esaminato i benefici che le mele portano al microbioma intestinale.
Una mela al giorno toglie il gastroenterologo di torno? Quasi
Secondo Gabriele Berg, docente dell’Università di Tecnologia di Graz e a capo della ricerca, i batteri benefici contenuti nella mela possono aiutare la nostra attività intestinale, con una leggera preferenza verso il “bio”, dando all’intestino quella spintarella di salute di cui ha bisogno.
Lo studio ha analizzato metodicamente ogni parte della mela, fino a trovare il motivo per cui le mele bio per alcuni hanno un vago sentore di fragola, dato dai metilobatteri.
Ricorda per Agi Michele Guarino, dell’unità di gastroenterologia del Policlinico universitario Campus biomedico, che non è così semplice. Supercibi, vi abbiamo detto più volte anche noi, non esistono: e “cambiare il microbioma intestinale” con cui viviamo dalla nascita non è così facile.
Certo è che un alimento ricco di fibre, antiossidanti, e anche apportatore di benefici sia pur limitati (ma presenti) alla flora intestinale è un ottimo modo per prendersi cura del nostro intestino.
Mangiare mele non ci renderà immortali, ma almeno sappiamo che un cibo saporito non ci fa del male.
Il fatto che la mela sia il frutto dell’Eden che ha peraltro provocato la caduta del genere umano? Come abbiamo visto, una falsa credenza.
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