Una bugia l’Italia illuminata dal satellite con il flash mob del 15 marzo: foto del 2015
Risulta molto popolare, ancora questo lunedì, la foto dell’Italia illuminata dal satellite. Si tratta di un flash mob che ha preso piede sui social nella giornata di ieri, il 15 marzo, con un presunto scatto dallo spazio effettuato attorno alle 21 di sera. Su Facebook è diventata popolare la capacità di aggregazione del nostro popolo, in grado di dar vita ad iniziative ad ampio raggio, ma lo scatto che sta girando in queste ore è fake. O meglio, è del tutto decontestualizzato rispetto alla sua reale origine.
Certo, le precisazioni che vi riportiamo qui non sono delicate ed importanti come quelle inerenti il famoso audio WhatsApp dove si parla di Coronavirus sull’asfalto, in grado di resistere per nove giorni e di infettare le nostre scarpe, come avrete notato con il nostro articolo di ieri. Tuttavia, alimentare questa catena incentrata sull’Italia illuminata dal satellite resta una presa in giro per chi in questi giorni tende a credere a qualsiasi cosa. Se vogliamo, anche in modo comprensibile visto il delicato momento che tutti stiamo attraversando.
L’origine della foto dell’Italia illuminata dal satellite
Provando ad approfondire la storia della foto dell’Italia illuminata dal satellite, si potrebbe facilmente giungere ad una conclusione per tutti quelli che ci hanno chiesto la verità. Basta accedere all’articolo pubblicato a suo tempo da Rainews, infatti, per scoprire che in realtà lo scatto diventato virale il 15 marzo 2020 risalga in realtà al 2015. Insomma, qualcuno ha pescato una foto di repertorio disponibile sul web e l’ha spacciata come risultato del flash mob organizzato nella serata di domenica.
Nulla di grave, per carità. Tutti abbiamo ben altro a cui pensare. Tuttavia, considerando le tante ricondivisioni della foto con l’Italia illuminata dal satellite, è altrettanto giusto dare un contributo informativo a chi è ignaro della natura dello scatto. Aspettando buone notizie per quando concerne il contenimento del Coronavirus qui da noi.
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