Un milione di euro sequestrato a Luca Lucci, capo ultras del Milan che strinse la mano a Salvini
Ci sono riscontri in queste ore che confermano il sequestro di circa un milione di euro dai conti di Luca Lucci, il capo ultras del Milan diventato famoso per aver stretto la mano a Salvini durante un incontro coi sostenitori rossoneri (ne parlammo a suo tempo anche sulle nostre pagine). Insomma, la notizia è vera, così come fu autentico il saluto tra l’ultras che a detta degli inquirenti si è arricchito con il traffico di stupefacenti, e l’attuale Ministro dell’Interno. Del resto, l’episodio già a suo tempo finì al centro di un feroce dibattito politico.
Alcune indicazioni più specifiche sulla storia di Luca Lucci giungono questa mattina da una fonte come Il Fatto Quotidiano. In particolare, si parla del sequestro di un complesso immobiliare di due piani con autorimessa nei pressi di Bergamo, oltre ad un circolo-bar che rappresentava un punto di ritrovo per i tifosi del Milan. Si parla anche di una vettura di grossa cilindrata, ovvero un’Audi Q5 e diversi conti correnti.
Dai primi comunicati ufficiali, è emerso che Luca Lucci traeva i suoi principali fonti di sostentamento dal traffico degli stupefacenti, senza dimenticare alcuni precedenti per gravi reati contro la persona. Al dì là del sequestro di un milione di euro trapelato oggi 26 giugno, il capo ultras del Milan è finito al centro delle cronache soprattutto per essere stato condannato a 4 anni in seguito all’aggressione nel 2009 a un tifoso dell’Inter.
In quel frangente, la vittima perse un occhio e dopo anni molto difficili decise di togliersi la vita. Vicende per le quali Salvini pochi mesi fa ha dovuto fare i conti con tantissime critiche dopo aver stretto la mano a Luca Lucci. A maggior ragione dopo la svolta nelle indagini che vi abbiamo raccontato in questo frangente.
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