Un caso sospetto ad Alessandria riaccende l’allarme, e ci ricorda gli strumenti a difendersi dalla Listeria. Dal 2020 ad oggi ci sono stati infatti tre casi sospetti, di cui l’ultimo relativo ad un anziano di Alessandria. Anziano che secondo le prime indagini epidemiologiche avrebbe contratto una forma di meningite da Listeria dopo aver mangiato alimenti crudi, tra cui wurstel di pollo.
Non è il momento di allarmarsi, ma bisogna ricordare come si può difendersi dalla Listeria, e bastano pratiche di igiene.
La Listeriosi viene causata da un batterio, Listeria monocytogenes, presente in prodotti caseari, carni e verdure non ben cotte. È infatti assai sensibile alle temperature di cottura, idonee a denaturarlo.
La Listeriosi si presenta in due forme: la forma tipica causa tossinfezione e diarrea, la forma sistemica aggredisce il sistema nervoso causando sepsi, encefaliti e una forma di meninigite.
L’infezione e il passaggio alla forma sistemica sono più rapidi nei soggetti con un sistema immunitario indebolito, come fragili, anziani e immunodepressi, pazienti oncologici e neonati. Altresì massima attenzione dovrebbero prestare le donne incinta.
Come avrete intuito, la cottura è il presidio primario. Il batterio della listeriosi vive in alimenti non ben cotti, una buona cottura ne sterilizza il rischio. La listeriosi è peraltro uno dei tanti motivi per cui è buona norma evitare di maneggiare pollo crudo senza lavarsi mani e poi toccare altri alimenti, rischiando di contaminarli.
Converrà quindi separare in conservazione cibi cotti e crudi, favorire la cottura completa del cibo ogni qualvolta sia possibile, non usare posate o utensili “contaminati” da cibo crudo, consumare solo latte pastorizzato e prodotti caseari da esso provenienti.
Altresì conviene assicurarsi di non interrompere la catena del gelo, conservare correttamente il proprio cibo in frigorifero, rispettare le indicazioni di conservazione suggerite e lavare con attenzione frutta e verdura ancora prima di sbucciarla.
Secondo l’ISS converrà prestare attenzione ai formaggi molli con muffa in superficie, il formaggio molle con muffa nella massa, tutti i tipi di patè, il latte crudo, il salmone affumicato, i salumi poco stagionati ed i cibi poco cotti, ma anche la frutta e la verdura.
A scopo precauzionale l’azienda Veronesi ha provveduto in questi giorni al ritiro di un lotto di wurstel di pollo, identificabile con il bollo CE IT 04 M e data di scadenza fino al 5 dicembre 2022 compreso.
È comunque saggio evitare di mangiare wurstel crudi, favorendone la cottura.
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