Un “arresto troppo violento”: carabiniere condannato in appello a risarcire il malvivente
L’11 febbraio 2018 Sostenitori.info ha pubblicato un articolo su un caso avvenuto a Capannori, quando un carabiniere fu condannato a risarcire un malvivente a seguito di un “arresto troppo violento”. Il caso non è nuovo ai nostri archivi. L’articolo di Sostenitori.info ritorna alla ribalta per un uso maldestro dello strumento “ricordi” su Facebook (ne abbiamo parlato qui).
Come avevamo scritto nel 2017 la notizia è vera.
Il 12 settembre 2011 un carabiniere, durante un controllo in un capannone a Capannori, sorprese un tunisino nell’atto di rubare del rame. Dopo le operazioni di arresto il militare fu condannato in appello a 4 mesi e al risarcimento di 7500 euro al malvivente per un “arresto troppo violento”, inclusa una provvisionale di 3500 euro immediatamente esecutiva.
Sostenitori.info non lo scrive, ma l’uomo sorpreso a rubare accusò un malore poco dopo l’arresto e fu necessario un trasporto al Pronto Soccorso. Come scriveva l’edizione lucchese del Corriere della Sera il 19 febbraio 2015:
Il tunisino viene dimesso dall’ospedale con un referto che parla di “trauma cranico non commotivo, ematoma al collo, contusioni multiple e micro frattura di una costola”.
Il tunisino aveva raccontato che i traumi subiti erano dovuti a una collutazione con il carabiniere. In ogni caso, il malvivente era stato condannato dallo stesso giudice a 18 mesi di reclusione per tentato furto.
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