Un anno per il vaccino Covid, 30 anni per quello HIV: la risposta a Nuzzi è semplice e banale

Risulta autentica l’uscita pubblica e social da parte del noto giornalista Gianluigi Nuzzi, il quale in queste ore si è chiesto per quale motivo il vaccino Covid sia stato rilasciato in meno di un anno, mentre non ci sia ancora alcuna traccia per quello contro l’HIV dopo oltre 30 anni di studi. Una domanda retorica, che per forza di cose ha sollevato discussione ed alimentato quel senso di complottismo dilagante nelle menti di coloro contrari al prodotto Pfizer di recente distribuito nel Regno Unito. Eppure la risposta è molto semplice.

Mentre in Italia si discute delle modalità con le quali verrà distribuito il vaccino, come osservato ieri con le obiezioni da parte della Lega Lombardia, bisogna dunque specificare alcune distinzioni cruciali a proposito del vaccino Covid e quello HIV, in quanto le parole di Nuzzi hanno sollevato un polverone soprattutto tra i complottisti e no vax. Il post di Nuzzi è autentico, si trova sulla sua pagina Facebook e crea ancora oggi forti discussioni.

Tra vaccino Covid e HIV: la risposta alle accuse di Nuzzi

La migliore replica possibile, in questo caso, arriva da Selvaggia Lucarelli, che sempre su Facebook ha risposto alle accuse di Nuzzi citando le parole di Jean-Daniel Lelièvre, capo di immunologia clinica dell’ospedale Henri Mondor: “Si tratta di confronto fuorviante e stupido. Con la Sars c’è risposta immunitaria e con il vaccino quindi riproduciamo ciò che viene fatto in natura. L’Hiv non dà risposta immunitaria, anzi, distrugge il sistema immunitario“.

Per completezza d’informazione, è giusto evidenziare che a noi Nuzzi ha detto molto chiaramente una cosa. Sostanzialmente, il suo era solo un post non scientifico ovviamente, ma di politica sanitaria. Ritiene infatti che sull’HIV le ricerche non sono mai state finanziate in modo serio. Detto questo, rimane la spiegazione altrettanto chiara sulle differenze tra vaccino Covid e quello mai rilasciato per HIV.