Un ago di siringa sulla portiera della polizia: la foto è del 2019, l’uomo era stato preso
Aveva messo un ago sulla portiera della polizia per poi allontanarsi indisturbato, apparentemente. L’immagine sta circolando nuovamente sulle bacheche social, ripresa da questo post pubblicato sulla pagina Facebook Sap Milano il 2 agosto 2019. La posizione dell’ago era un evidente tentativo di procurare lesioni, anche se l’oggetto era solamente poggiato e qualunque movimento lo avrebbe fatto cadere.
Ciao grande genio..
Tu sai che con quell’ago che hai infilato nella portiera della macchina azzurra a Rogoredo puoi fare male ad un poliziotto .
E non te ne frega nulla, anzi, l’hai messo apposta per fare male.
Quando ti prenderanno (perché ti prenderanno), vedrai il filmato (che non mostriamo per indagini in corso..) e vedrai che il tuo genio criminale è proprio scarso.
Hai un grande problema, ragazzo e non è la polizia la causa del tuo male.
La notizia era vera ed era stata ripresa da alcuni quotidiani locali. Il 2 agosto 2019 Milano Today scriveva che il fatto era avvenuto a Milano presso la stazione Rogoredo. Alle 5:30 del mattino un uomo era stavo ripreso dai sistemi di videosorveglianza mentre si aggirava vicino alle auto della polizia. In soli 3 secondi era riuscito a poggiare l’ago sulla maniglia. Un agente, prima di entrare nel veicolo, si era accorto per tempo della presenza dell’ago e lo aveva rimosso. Gli agenti avevano acquisito le immagini di sicurezza e avevano avviato le indagini.
La vicenda non era sfuggita a Matteo Salvini, che aveva reso pubbliche le immagini dei sistemi di sorveglianza.
L’uomo era stato identificato e fermato pochi giorni dopo. L’uomo, un giovane di nazionalità peruviana, portava con sé altri aghi e una tenaglia. Matteo Salvini sosteneva che il ragazzo fosse stato espulso, ma nel dicembre dello stesso anno la stessa persona fu arrestata per rapina insieme a un suo complice grazie alla denuncia della vittima, un ragazzo di 25 anni.
La notizia è dunque vera, ma è del 2019 e il caso è già risolto.
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