Ultima notizia: questo è il farmaco che fermerà il virus, fate girare! – disinformazione e mistificazioni
Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima catena di S. Antonio titolata questo è il farmaco che fermerà il virus.
Citando Joseph Joestar, il personaggio della saga delle Bizzarre Avventure di Jojo, maestro di arti marziali e avventuriero in grado di prevedere le mosse del suo avversario con grande precisione, posso prevedere metà dei vostri commenti. Quelli più esecrabili e disinformati
Ma voi avete scritto un articolo dove dite che il Tocilizumab funziona, Buffale ha detto la Buffala? Kivvipaka per scrivere la buffala contro la scienza degli ospedali? Io faccio girare perché voi ci avete il sito che guadagnate e mio cuggino che fa girare fa girare aggratis
E quello che vi abbiamo detto è che il Tocilizumab risolve uno dei problemi principali dei casi peggiori di infezione da COVID19, ma non che cura il COVID19 o può arrestarne la diffusione. Quello tocca ai vaccini, quindi il tuo cugino condivisore è una persona assai che diffonde informazioni pericolose per la pubblica salute.
E questo va detto.
La disinformazione
Ultima notizia. Il farmaco usato al Cotugno di Napoli proprio in questo istante sarà il farmaco che fermerà il virus fatelo girare me lo hanno confermato un amico a Milano e sta facendo effetto fatelo girare.
Questa e la catena, e l’effetto che potrebbe avere per colpa delle vostre condivisioni è evidente: corse alla ricerca di un “farmaco prodigioso”, spacciato come panacea universale, con tutti i rischi del caso, dalla speculazione fino a sottrarlo alla disponibilità dei soggetti a cui servirebbe.
Come ricorda la dottoressa Capobianchi, che dal 2000 dirige il laboratorio di virologia dell’ospedale Spallanzani di Roma
“In questo caso parliamo di farmaci host directed, perché non agiscono sul virus ma sulla risposta dell’organismo a questo, per esempio bloccando la risposta infiammatoria. L’ipotesi è che in alcuni casi la risposta difensiva dell’organismo possa essere eccessiva, contribuendo ad aggravare la malattia. Questa potrebbe essere una delle spiegazioni del fatto che in alcuni casi il virus sembra colpire in modo molto aggressivo anche persone giovani e sane. Questa classe di farmaci quindi non blocca il virus, ma inibisce l’eccessiva risposta difensiva al virus stesso”.
Avevamo provato a spiegarvi il concetto di Host Directed con esempi pratici tratti da Esplorando il Corpo Umano:
Il Tocilizumab è un immunosoppressore antagonista dell’IL-6, usato per l’artrite reumatoide.
In pratica abbiamo già visto come Remdesivir e Ritonavir si basano sul meccanismo di replicazione. Per evitare confusione non riporteremo qui ogni esempio degli articoli precedenti. Potrete guardare immagini e spiegazioni di dettaglio nell’articolo precedente, cliccando su queste parole.
Vi basti ricordare in breve che lo scopo di un virus è riprodursi, usando determinati meccanismi che il Remdesivir rende difficili ostacolando la replicazione virale.
In quegli articoli usammo l’effetto di Esplorando il Corpo Umano, dove il virus medio viene interpretato da un antipatico serpentello che, adocchiata una cellula funzionante, si estrae dalle viscere un nastro contenente le istruzioni per duplicarsi, ne taglia un pezzo e lo inserisce al posto del nastro usato in quella cellula, in modo che la cellula continui a replicare il virus.
Il Tocilizumab fa una cosa diversa: inibisce la formazione della Interleuchina ed il rilascio di Chitochine.
Tornando ad Esplorando il Corpo Umano, uno dei problemi dati dal fatto che il COVID19 non ha precedenti nella storia umana è il fatto che la risposta immunitaria del corpo non ha precedenti.
In Esplorando il Corpo Umano ricorderete che ogni aspetto del Sistema Immunitario ha un suo avatar: un esercito di poliziotti, nonché agenti sulle loro navicelle spaziali che lanciano dei futuristici robot pronti all’assalto degli ostili patogeni.
Sostanzialmente, il fatto che nessuno di questi personaggi al momento abbia la più pallida idea di come sia fatto SARS-CoV-2, può provocare l’eccessiva attivazione del nostro sistema immunitario contro il tessuto polmonare, detto in termini assai semplici.
I robottini vanno ovunque e spaccano ogni cosa, cellule del corpo umano comprese perché fisicamente non sanno ancora come fare.
Ovvero prende il controllo della piccola flotta dal “legittimo comandante”, nel fumetto il Colonnello Pierre della flotta delle difese immunitarie, ordinando al sistema immunitario di darsi una calmata.
Cosa controproducente agli occhi del profano, che si aspetta che il sistema immunitario combatta i patogeni, ma sensata nell’ottica di mantenere il delicato equilibrio in un corpo malato.
Lo scopo del Tocilizumab non è e non è mai stato “fermare la malattia”, ma evitare che il corpo del paziente si autodistrugga perché incapace di reagire correttamente al SARS-CoV-2 mentre COVID19 fa il suo corso.
Il Tocilizumab e l’effetto Dunning-Kruger
Come si è arrivati dunque da un farmaco assai utile che rimodula la risposta immunitaria nei casi in cui la stessa ipereccitata ed abbondante diventa pericolosa in un corpo indebolito alla descrizione di Tocilizumab come “il farmaco che ferma il virus”, quando di fatto agisce sul sistema immunitario stesso?
La risposta è semplice: penetrazione delle fakenews nell’utente dal livello socioculturale basso ed effetto Dunning-Kruger.
L’Italia, come tutti sappiamo, è un paese in cui chiunque millanta di essere esperto di ogni cosa.
L’Università della Vita, con sede prevalente su Facebook, sforna ogni giorno milioni di scienziati, medici, politici, CT della nazionale, esperti di economia, esperti di finanza, esperti di immigrazione e società, virologi e ingegneri strutturali che saltano allegramente da una disciplina all’altra.
Bizzarri personaggi a cui se chiedi le referenze ti esibiranno fieri la foto di un acquedotto Romano che non è mai caduto perché i ponti dei professoroni laureati che studiano tanti anni cadono e gli antichi Romani senza leggere e scrivere facevano i ponti eterni, ignorando che probabilmente sugli Acquedotti Romani non sono mai passati camion da diverse tonnellate.
Personaggi che, proprio perché privi di reali cognizioni sulle materie si cui si improvvisano esperti, non conoscono la differenza tra un farmaco efficace contro la diffusione di una malattia ed un host directed che aiuta a modulare la risposta del corpo ad una malattia.
Quindi, potrai fornire loro, come abbiamo fatto, più volte la corretta spiegazione. Sono “sottigliezze”, ma sottigliezze essenziali. Ma chi non ha neppure la curiosità di leggere un articolo scientifico, o anche solo divulgativo per intero, non le coglierà.
Come da effetto Dunning-Kruger, cercherà di rappezzare i vuoti della sua conoscenza col ricorso all’esperienza diretta. Si ricorderà di quando la mamma gli diceva
prendi la medicina che guarisci
Ed ogni medicina che funziona anche solo per il trattamento dei sintomi di una malattia nella sua mente diventerà il farmaco che ferma il virus.
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