Siamo alla fine del 2021. Ed abbiamo raccolto i dubbi novax che non hanno riscontro nella realtà. Frutto di ignoranza, paure, o semplicemente di seminatori di zizzania. Abbiamo un archivio letteralmente pieno, non c’era bisogno di raccoglierli. Ma i novax spesso puntano su questo: ripetere incessamentemente numerose domande sapendo che per l’uditorio cercare la risposta è più difficile che rispondere a domande con domande.
Per cui, ecco una raccolta.
Semplicemente, questa mattina ci è capitata una risposta molto intelligente del dottor Cartabellotta, Fondazione GIMBE
Storicamente, la fine di una pandemia non è un processo magico. Non arriva un grande mago a dire “Gente, è finita la Pandemia, tutti in piazza a combattere nudi con gli idranti”.
Non esiste un interruttore da spegnere: esiste un dimmer. Una Pandemia si spegne lentamente, quando il costo in vite in umane e qualità della vita lentamente ritorna nei livelli di guardia.
Cosa che dipende da una lunga serie di fattori: come abbiamo detto più volte, potremmo semplicemente abbandonare ogni misura di contenimento e lasciare che i fragili muoiano.
L’umanità del resto è uscita dalle pestilenze medioevali proprio così: lasciando che le malattie facessero il loro corso e ripartendo dai sopravvissuti.
Ma viviamo in una società che si spera civile: una società in cui la soluzione del “Lasciar morire vecchi e fragili” non è eticamente, socialmente ed economicamente sostenibile.
Da una pandemia si esce quando tutti usciamo dalla Pandemia. L’esperienza di Omicron dimostra esattamente questo: se vacciniamo solo parte del mondo, il resto del mondo diventerà un serbatoio virale.
Non è la scienza che “deve far finire il COVID19 subito”, è lo sforzo collettivo.
Non chiederti quello che gli altri devono fare per te, chiediti quello che tu puoi fare per gli altri, recita un adagio. Tenetelo in mente.
Tra i dubbi novax questo ha senso come
Ma se anche con le cinture di sicurezza la gente muore, perchè non corriamo sulle autostrade a trecento orari senza cinture?
Perché morirebbero molte più persone, ovviamente.
Esiste una falsa interpretazione di studi sulla Variante Delta che, falsamente, attribuisce ai vaccinati una carica virale maggiore.
Cosa inveritiera: quando i vaccinati si contagiano, perché il vaccino riduce i fattori di rischio, ma non li azzera, ovviamente anche il vaccinato si contagia e può contagiare.
Ma abbiamo visto più volte che il vaccino riduce ogni fattore di rischio di un ordine di grandezza.
Il che significa, come vedremo nelle risposte successive, che per ogni vaccinato che si contagia ci sono nove novax che si contagiano. Per ogni vaccinato grave, nove novax e così via, in crescendo.
Ovviamente, se un gruppo si contagia meno, guarisce più in fretta e con sintomi più lievi, quel gruppo contagerà meno.
Meno, non zero. Ma meno è meglio di niente.
Esattamente come col 50% di riduzione delle morti da incidente stradale abbiamo reso obbligatorie le cinture ed abbiamo limiti di velocità in autostrada.
Spiacente, ma la pandemia dei novax esiste eccome.
Al momento in cui ne parlammo, il 77,16% della popolazione aveva completato il ciclo vaccinale primario. Il 2,17% era in attesa di seconda dose. Il 6,96% aveva fatto la terza dose. Complessivamente – contando anche il monodose e i pre-infettati che hanno ricevuto una dose – era almeno parzialmente protetto il 79,33% della popolazione italiana. Considerando solo gli over 12, oggetto della campagna vaccinale, rispetto alla platea individuata dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 la percentuale di almeno parzialmente protetti è del 87,04% mentre l’84,66% è vaccinato.
Il che significa che, sostanzialmente, i non immunizzati in questo mese rappresentano circa il 20% della popolazione totale.
I non immunizzati hanno rischi di nove volte più alti rispetto ai vaccinati, ma di contro rappresentano all’incirca un quinto della popolazione totale, un quinto destinato inevitabilmente a ridursi.
Vuoi perché la campagna vaccinale, sia pur rallentata, continua ad andare avanti. Vuoi perché agli immunizzati da vaccino si uniranno i guariti, la platea dei vaccinati crescerà e quella dei non vaccinati diminuirà.
Al momento è innegabile che il numero maggiore di ospedalizzazioni gravi sia tra i novax.
Ma come riporta l’analisi del Corriere, siccome i novax si riducono nel tempo, e i vaccinati aumentano, prendendo il dato dagli ospedali, potranno capitare sedi dove i novax non ci sono. Ma non perché siano immuni dalla malattia, ma proprio perché in quella particolare area sono fisicamente quattro gatti.
L’osservazione costante dei numeri relativi alla pandemia ha già evidenziato come a lungo andare i numeri assoluti hanno un effetto ingannevole: più la popolazione è protetta maggiore diventa infatti il numero di chi può finire in ospedale anche con le due dosi.
È quello che viene definito paradosso vaccinale. Ciò succede già oggi per i contagi: tra gli over 80 e i 60-79 enni, la percentuale di vaccinati è decisamente alta, rispettivamente a quota 92,7% e 87,4%: in entrambi i casi in numeri assoluti le infezioni sono più alte tra chi ha fatto le due dosi rispetto a chi è senza (4.033 contro 941 e 9.175 contro 4.207). E ormai tra i 40-59 enni, immunizzati al 76,5%, la diffusione del contagio sempre in dati assoluti è simile: 12.623 vaccinati contro 12.266 no.
Bisogna dunque effettuare le percentuali sulle platee di riferimento: i cittadini vaccinati con ciclo completo sono 41 milioni e 915.257, i no vax 9 milioni 231.487.Ebbene nell’ultimo mese la percentuale dei nuovi contagiati tra chi non si è immunizzato è pari allo 0,37%, tra chi è immunizzato è pari allo 0,08%.
Quattro gatti che, come abbiamo visto rischiano e aumentano il rischio per gli altri.
Tra i dubbi novax questo si chiama Paradosso di Simpson: sostanzialmente chi arriva in ospedale è chi ha forme gravi della malattia.
Al momento i novax sono un 20% scarso della popolazione, destinato a diminuire anche a fronte del cambio di passo della campagna vaccinale.
I vaccinati ormai sono all’80% circa, in crescendo.
Se sembrerà di vedere entrambe le categorie in ospedale è perché i novax sono (fortunatamente) una minoranza in estinzione nel senso che si evolvono in vaccinati con almeno la prima dose rapidamente, specialmente alla luce dell’entrata in vigore del Super Green Pass.
Le famose “statistiche Inglesi” che dimostrano come abbandonare prematuramente mascherine e distanziamento sociale con una vaccinazione al 67% non sia stato una buona idea?
Le “statistiche israeliane” interpretate in modi creativi?
Il dato di Gibilterra che vede un netto abbattimento dei decessi fino all’irrilevanza statistica grazie alla campagna vaccinale rapidamente eseguita?
La statistica ha delle sue regole. Regole che vanno seguite nella lettura del dato. Regole da cui non si sfugge.
A parte il fatto che è una frase che suona come “È inutile lavarmi le mani che tanto poi me le sporco di nuovo” è “Perché devo mangiare se tanto domani mi viene fame?”, la questione è più complessa.
Senza la dose booster diminuisce la protezione verso forme leggere o moderate della malattia, ma resta intatta la difesa da forme gravi.
Del resto non è il primo vaccino che richiede più dosi per dispiegare la sua corretta efficacia.
Al momento, si parla di un’efficacia della terza dose pari a 5-10 anni anche se ricorda correttamente il dottor Abrignani siamo in una situazione in cui niente è certo.
In ogni caso, gli effetti del booster sono certi ed efficaci, e del resto il vaccino influenzale lo facciamo periodicamente, eppure siamo tutti in ottima salute.
Forse perché le varianti nascono proprio nei luoghi in cui non ci sono vaccini e distanziamento sociale a limitarne la riproduzione?
Il virus muta perché replica: lapalissiano, il più facile tra i dubbi novax, se non gli viene consentito di replicarsi agevolmente, non muta agevolmente.
Non ti viene. Perché è una fake news.
Lo scudo penale non significa “che nessuno ti risarcisce”.
Anche come dubbi novax, stai confondendo penale con civile.
L’articolo 3 del decreto legge 44/2021 dispone infatti che, per i reati di omicidio colposo e di lesioni personali colpose causati dalla somministrazione dei vaccini anti Covid, la punibilità è esclusa a condizione che l’uso del vaccino sia conforme alle indicazioni del provvedimento di autorizzazione all’immissione in commercio.
Il che sostanzialmente comporta che il medico non sarà arrestato se, nonostante aver eseguito correttamente tutte le istruzioni e agito secondo la regola dell’arte, si verifichi un evento lesione o morte.
Enfasi su “non sarà arrestato”.
Il riferimento è alla c.d. “Medicina difensiva“, ovvero il tentativo di usare azioni legali, spesso destinate a non condurre a nulla, per indurre il medico a determinate azioni.
Contando che gli effetti collaterali studiati si sono rivelati di modesta entità numerica e fisica anche dopo il caso Astrazeneca, lo Scudo Penale soggiace a quest’ottica.
Ovvero evitare che eventi come il passaggio da Astrazeneca a Pfizer/Moderna per l’uso generale possano essere visti come dissuasivi per i medici.
Ma questo non comporta che la struttura sanitaria possa, anzi debba, essere chiamata al risarcimento danni in sede civile con possibilità di rivalsa sul medico.
Nonché è ancora in vigore l’art. 1, comma 1, L. del 25 febbraio 1992, n. 210 ove il legislatore stabilisce espressamente che “chiunque abbia riportato, a causa di vaccinazioni obbligatorie per legge o per ordinanza di una autorità sanitaria italiana, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, ha diritto ad un indennizzo da parte dello Stato, alle condizioni e nei modi stabiliti dalla presente legge”.
Cosa che secondo un’analisi offerta da Altalex potrebbe applicarsi, anche in assenza di obbligo erga omnes, qualora ci si trovi di fronte ad una campagna fortemente raccomandata dall’ampio valore di solidarietà.
Nessuna vittima del vaccino viene lasciata quindi sola, ove il nesso eziologico sia accertato.
“Siero genico sperimentale” non è uno dei dubbi novax. È un falso.
Sbufalato dalla scienza, dal TAR e dal Consiglio di Stato.
Riprova.
L’argomento “giù le mani dai bambini” è tipico del mondo del complottismo. QAnon ci ha fatto una campagna ormai decennale a base di bambini mangiati nella pizza dai Poteri Forti.
In realtà sappiamo benissimo che i bambini possono contrarre COVID19. Possono quindi portarlo direttamente a casa ai loro nonni, “caregiver” primari di tutta la famiglia, e possono patire le conseguenze del “Long COVID”, ovvero i postumi della malattia.
Abbiamo quindi, nella costruzione di una pandemia dei vaccinati (che abbattono i fattori di rischio di un’ordine di grandezza, dal contagio agli effetti severi) e una dei non vaccinati (più a rischio di manifestazioni severe della malattia) i minori scivolare verso la pandemia dei non vaccinati.
Con scenari degni della Pollyanna malata e allettata che perde la gioia di vivere.
Seriamente? State quindi dicendo che l’immunodepresso, il cronico, l’iperteso, il cardiopatico, il diabetico e persone che senza una condizione come COVID19 ad aggravare la loro situazione e limitare l’accesso alle cure necessarie potrebbero vivere una vita lunga e felice devono morire perché “tanto morirebbero comunque?”
Davvero siete arrivati all’abilismo più feroce come stile di vita?
Esiste un numero incalcolabile di vite che senza COVID19 non si sarebbero spente. Vittime dirette, vittime che hanno visto l’aggravarsi condizioni croniche, vittime in ospedali pieni.
La solidarietà civica è uno dei più grandi valori della Costituzione, e lasciare che anziani e malati siano sacrificati sull’altare della Pandemia per evitarsi un tampone e un vaccino è il contrario della solidarietà.
È il contrario dei principi cardine di una società civile.
L’ISS smentisce i novax sui decessi COVID, il rapporto COVID evidenzia come la realtà smentisca non solo i Novax, ma purtroppo evidenzia che molti, troppi Italiani amano smentire i valori cardine della solidarietà e della tutela e cura per i deboli.
Perché non lo fa. Altro tra i dubbi novax di celere risposta
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“Buona Fortuna”.
Non uno dei dubbi novax, ma una “minaccia” ricorrente. Ancorché vana.
Torniamo alle domande precedenti: l’80% dei vaccinati non ha alcun interesse a trovarsi in lockdown perché il 20% preferisce la paralisi totale dell’economia in una forma perversa di “mal comune mezzo gaudio” al Super Green Pass.
E ovviamente, l’80% incide sui consumi e sulla tenuta del sistema Stato molto più di un 20% in diminuzione, ovvero migrazione verso i vaccinati.
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