Tunisino di 32 anni mostra genitali a bambine al parco. Rilasciato perché profugo di guerra

Ciò che il 21 giugno catalogavamo come un puzzle perverso ritorna tra le condivisioni del sito Il meglio del web. Vi spoileriamo il finale: nel titolo si parla di tunisino ma era un pakistano, e non vi sono notizie del suo rilascio. Soprattutto: l’individuo che vedete in foto interessa un altro caso, ed è un nigeriano.

Un montaggio creato ad arte per rispettare la formula tanto cara ai mendicanti del web: non importa che tu sia pakistano, tunisino o nigeriano, sei comunque nero e molestatore di bambini.

Il caso secondo “Il meglio del web”

Il meglio del web riporta che nella periferia di Torino un tunisino di 32 anni ha chiesto un rapporto sessuale a due bambine di 10 anni che stavano giocando. Spaventate dall’uomo, le bambine sono corse dalle loro famiglie le quali hanno allertato i Carabinieri. I militari sono arrivati poco dopo e hanno arrestato l’uomo, che si trovava ubriaco tanto da dare in escandescenze anche una volta giunto in caserma. Poco dopo – scrive Il meglio del web – il molestatore è stato rilasciato in quanto in possesso del titolo di profugo di guerra.

La vera storia

Il fatto è nientemeno che una rielaborazione di un vero episodio avvenuto a Biella, più precisamente presso i giardini Zumaglini. Un pakistano di 34 anni, K.A.A., l’11 giugno 2018 aveva fatto dei gesti volgari con allusioni sessuali a due bambine, spaventandole. Una volante della Polizia lo aveva fermato mentre infastidiva altri passanti, in visibile stato di ubriachezza. Una mamma, all’arrivo degli agenti, aveva raccontato quanto accaduto alle sue due bambine.

Nessuna notizia sul rilascio, piuttosto Eco di Biella scrive che l’uomo, in forte stato di alterazione anche nei locali della Questura, è stato poi trasportato in ospedale col 118.

La foto

Osaro Nelson Jolly è nigeriano e nel 2017 è stato arrestato a Mestre, e non per molestie sessuali su minori. Nel 2015 aveva presentato domanda per lo status di rifiugiato politico, ma gli era stata negata. Nel dicembre 2016 era scattato il decreto di espulsione ma l’uomo, con numerosi precedenti per spaccio, non l’aveva rispettato. Per questo nel 2017 veniva arrestato.

Siamo di fronte a un fatto di cronaca gravissimo come ogni caso di molestie sessuali su minori, ma non è questo il modo di raccontarlo. In primis, aggiungere la bufala del rilascio per via dello status di profugo di guerra non si chiama fare informazione, ma sparare deiezioni.

Parliamo di disinformazione, dunque, per ricomporre il puzzle: l’episodio raccontato da Il meglio del web non è avvenuto nella periferie torinese ma a Biella, e il molestatore non era tunisino ma pakistano, e non esistono notizie sul suo rilascio. La foto, infine, è di un nigeriano arrestato a Mestre per non aver rispettato il decreto di espulsione. L’uomo aveva precedenti per spaccio, non vi sono notizie su reati a sfondo sessuale.

 

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