Di fake news e notizie estremamente imprecise è pieno il web, lo sappiamo bene. Se alcune notizie fake sono meno pericolose, altre possono fare davvero grandi danni. Un esempio? Quando si parla di metodo Kousmine o di alimentazione che previene o addirittura cura il cancro. Come è giusto procedere in questi casi? Cercando di fare una netta separazione tra quelle che sono fonti affidabili e quelle che non lo sono. Oggi vediamo cosa sostiene l’AIOM, Associazione Italiana di Oncologia Medica. Sul sito ufficiale – che vede capeggiare la scritta “gli oncologi medici ti aiutano a smascherare le fake news” – ci sono una serie di schede informative che sfatano i miti e le notizie false rispetto a cura e prevenzione del tumore.
Come sostenuto sulla pagina del sito ufficiale AIOM dedicata al metodo Kousmine “non vi sono dati pubblicati in merito all’effetto del metodo Kousmine sulla prevenzione e cura del cancro“. Di cosa si tratta? Il metodo Kousmine suggerisce una serie di direttive alimentari e uno stile di vita da seguire. Alcuni di questi suggerimenti sono coerenti con le raccomandazioni ampiamente condivise dalla comunità scientifica ma “nessuna alimentazione o abitudine di vita può ‘di per sé e da sola’ prevenire o curare il cancro”.
La dr.ssa Kousmine, come anticipato, sostiene una serie di consigli alimentari condivisi dalla medicina convenzionale poiché supportati da dati scientifici. Un esempio? Nell’alimentazione è importante assumere il giusto quantitativo di frutta e verdura per mantenere il corpo idratato. Ci sono però una serie di dichiarazioni e suggerimenti della dottoressa che vanno smentiti, come riporta la pagina dedicata su AIOM:
Eliminare completamente intere classi di alimenti. Questo, ad eccezione di specifiche indicazioni mediche, è sconsigliabile. È noto infatti che una dieta varia e variegata (in particolare la cosiddetta dieta mediterranea) è il modo migliore per contribuire a prevenire patologie quali quelle oncologiche.
Forzare il pH del nostro corpo è pericoloso e inutile. L’equilibrio acido-base nel sangue, nei tessuti e nelle urine è strettamente regolato nell’organismo umano e spesso lo spostamento del pH in senso acido o basico è una forma di ‘correzione naturale’ che garantisce il buon funzionamento di tutto il corpo e la sopravvivenza. ‘Forzare’ tale equilibrio con l’introduzione sistematica di sostanze alcaline ed anti-acide in assenza di specifiche indicazioni mediche può essere seriamente dannoso. Ad esempio, è nota la cosiddetta “milk-alkali syndrome” associata ad una tale condotta alimentare, che se non interrotta tempestivamente può porre l’organismo a rischio di vita.
La pagina, come si può vedere in fondo, è corredata di riferimenti ai dati scientifici per avvalorare ciò che viene detto.
Un’altra importante risposta a una domanda consueta viene data da AIOM: è vero che alcuni cibi possono prevenire i tumori? La risposta data sul sito dell’Associazione italiana di Oncologia Medica è “no, non vi è evidenza che singoli cibi possano prevenire i tumori. È però vero che una dieta sana ed equilibrata, ricca di vegetali, è associata ad un minor rischio di sviluppare alcuni tumori”. A smentire questa credenza è stata la scienza.
Non esistono evidenze scientifiche su singoli cibi in grado, sa soli, di prevenire i tumori. Ciò che risulta vero è che “vi sono consolidate evidenze che una dieta varia, ricca di frutta e verdura è associata ad una riduzione del rischio di tumore in vari distretti“. Oltre a un’alimentazione sana è necessario praticare uno stile di vita meno sedentario così da ridurre l’obesità; risulta utile anche consumare meno alcol e ridurre l’abitudine del fumo. Tutte le buone abitudini citate sono componenti “riconosciuti come fattori protettivi per lo sviluppo di tumore“. Per avvalorare la tesi l’AIOM, avvalorando con le note, riporta anche i risultati di una serie di studi:
In uno studio di più di 350 000 individui, l’adesione a 5 abitudini di vita sana (1. mantenimento del normopeso, 2.attività fisica adeguata, 3. astensione dal fumo, 4. consumo limitato di alcol, 5. dieta ricca di frutta e verdura) era associato, ad esempio, ad una riduzione del 37% del rischio di sviluppare un tumore del colon-retto.
Al contrario, l’abuso di alcuni alimenti, in particolare di alcol, è associato al rischio di alcuni tumori. Ad esempio l’uso eccessivo di alcol (più di 100 grammi al giorno di etanolo) è associato al 66% di rischio di epatocarcinoma (tumore del fegato). L’uso eccessivo di alcol specie in associazione al fumo è un riconosciuto fattore di rischio per lo sviluppo di tumori della regione cervico-facciale. Anche il tumore esofago-gastrico è associato all’uso eccessivo di alcol.
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