Trump candidato al Nobel per la Pace, attenzione: l’approvazione del comitato non è implicita
“Donald Trump candidato al Nobel per la Pace”, questo il titolo utilizzato da molti quotidiani e notiziari online che oggi sta facendo discutere. Come riporta Sputnik la proposta arriva dal deputato estone del Parlamento Europeo Jaak Madison che ha annunciato la scelta sulla sua pagina Facebook. Analizziamo insieme i dettagli.
Jaak Madison nella nota pubblicata su Facebook il 1° febbraio ha scritto:
In relazione al fatto che i candidati al premio Nobel per la pace possono essere presentati anche dai parlamentari, ho colto l’occasione. Il termine era la mezzanotte del 31 gennaio, secondo il fuso orario dell’Europa centrale, e l’ho fatto esattamente due ore prima della scadenza.
Sicuramente non sono l’unico che ha nominato questo candidato, ma come sappiamo: più candidature, più possibilità di successo.
Quando ho presentato un candidato, ho giustificato nella domanda che questo candidato è idoneo come segue:
“Donald Trump è il primo presidente degli Stati Uniti in 30 anni che durante il suo mandato non ha iniziato una sola guerra. Inoltre, ha firmato diversi accordi di pace in Medio Oriente”.
La candidatura da ambienti conservatori
La candidatura è reale, e insieme a quella dell’ex Presidente degli Stati Uniti sono arrivate anche le candidature dell’attivista Greta Thunberg, del movimento Black Lives Matter e dell’oppositore russo Alexei Navalny. Jaak Madison, ricordiamolo, è membro dell’Ekre, il Partito Conservatore dell’Estonia, che a Strasburgo condivide i banchi con il gruppo Identità e Democrazia di cui fa parte anche la Lega di Matteo Salvini (qui la lista dei membri).
Candidatura e approvazione
C’è da ricordare, tuttavia, che la candidatura di un personaggio al Nobel non corrisponde all’approvazione del comitato. Nel caso del premio per la pace le candidature vengono consegnate al Comitato Norvegese per il Nobel (qui la scheda completa sul sito ufficiale nobelprize.org) che seleziona i candidati idonei e avvia un processo di scrematura fino ad arrivare a una short list, che verrà esaminata dai consiglieri del Nobel Institute.
Il processo non è dunque immediato, perciò alla candidatura non corrisponde l’approvazione. Bisogna precisare, inoltre, che le candidature ufficiali non vengono rese note nei primi 50 anni:
Il Comitato stesso non annuncia i nomi dei candidati, né ai media né ai candidati stessi. Nella misura in cui alcuni nomi emergono nelle speculazioni anticipate su chi riceverà il Premio di un dato anno, si tratta di pura supposizione o di informazioni fornite dalla persona o dalle persone dietro la nomina. Le informazioni nel database delle nomine del Comitato per il Nobel non sono rese pubbliche fino a dopo cinquant’anni.
Parlare di Donald Trump candidato al Nobel per la Pace non corrisponde alla sua nomina ufficiale, tanto meno al premio assegnato: il processo è appena iniziato.
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