Trump assicura transizione pacifica – il discorso completo
Ormai la corsa è finita: “Trump assicura transizione pacifica” è il titolo esatto da dare a questa vicenda.
Il problema resta però un problema di credibilità, come vedremo.
Dal punto di vista della nuda notizia, Trump ha affidato il suo messaggio di pacificazione a Twitter, social che non lo ha ancora bannato come Facebook nonostante avergli assicurato che una sua successiva intemperanza non sarà perdonata
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 8, 2021
Ancora una volta il video sembra affrontare con ambiguità il tema del Big Steal, lasciando l’impressione che nonostante ogni prova contraria ripetutamente esibitagli, Trump in qualche modo indulga ancora nell’idea dei brogli elettorali.
Ma rispetto agli altri video e post, compresi quelli di appello ai “patrioti” che gli sono costati il ban a tempo indeterminato da Facebook e sono alla base della richiesta di esautorazione dall’incarico secondo il 25° emendamento che gli pesa ancora sul collo, compaiono due elementi decisamente più pacifici, quasi arrendevoli.
Trump sembra infatti aver del tutto scaricato i QAnon e gli altri facinorosi, e si unisce alla richiesta di pacificazione più volte chiesta dall’avversario e nuovo Presidente Joe Biden.
Insomma, oggi è un giorno orribile per essere un QAnon, e dopo aver coltivato per quattro anni il sogno di ascendere in un “Paradiso di Q” al fianco del Patriota Q stesso e di un Trump Dio-Imperatore benevolo scoprire che il tuo stesso dio ti disprezza, ti considera responsabile delle sue sciagure, ti rinnega pubblicamente e ti vuole vedere nelle prigioni di massima sicurezza dove sognavi di veder rinchiusi i tuoi nemici.
E tale è il destino tipico di ogni complottismo. Comunque, abbiamo per i pigri una traduzione del discorso integrale.
Trascrizione alla quale seguiranno delle note, relative ad alcune anomalie evidenziate dai commentatori.
Trump assicura transizione pacifica – il discorso completo
Abbiamo una traduzione di quanto visto nel video
Vorrei cominciare parlando dell’orribile attacco al Congresso degli USA. Come tutti gli americani, sono sconvolto dalla violenza, dalla mancanza di legge, dalla distruzione.
Ho immediatamente mandato la Guardia Nazionale e la polizia federale per mettere in sicurezza l’edificio ed espellere gli intrusi. L’America è e sempre sarà una nazione di legge e ordine.
I dimostranti che si sono infiltrati nel Congresso hanno insozzato il seggio della Democrazia americana. Io dico a coloro che si sono prodotti in atti di violenza e distruzione: voi non rappresentate il nostro paese.
E per coloro che hanno violato la legge, la pagherete. Siamo passati attraverso un’elezione intensa, le emozioni sono cariche. Ma bisogna placare le tempre più accese e ripristinare la calma.
Dobbiamo tornare a lavorare per l’America. La mia campagna ha con vigore perseguito ogni via legale per contestare il risultato elettorale.
Il mio unico obiettivo era assicurarsi che fosse salva l’integrità del voto. Così facendo ho lottato per difendere la Democrazia Americana. Continuo a ritenere con forza che bisogna riformare le leggi elettorali per verificare l’identità e il diritto di elettorato passivo di ogni votante e ripristinare fiducia e certezza nelle elezioni del futuro.
Ora il Congresso ha certificato i risultati. Una nuova amministrazione sarà inaugurata il 20 Gennaio.
Il mio obiettivo è assicurare una transizione ordinata, sicura e senza strappi di potere. Questo momento richiede guarigione e riconciliazione. Il 2020 è stato un anno difficile per il nostro popolo.
Una pandemia minacciosa ha minacciato la vita dei cittadini, rinchiuso in casa milioni di loro, danneggiato l’economia e richiamato a sé moltissime vite. Per sconfiggere questa pandemia e ricostruire la più grande economia della Terra dobbiamo lavorare tutti assieme.
Dobbiamo ritrovare con enfasi rinnovata i valori civici di patriottismo, fede, carità, comunità e famiglia. Dobbiamo revitalizzare i legami sacri di amore e famiglia che ci legano assieme come una grande famiglia.
Per i cittadini di questo paese: servirvi come presidente è stato l’onore di tutta la mia vita. E per i miei fantastici supporters, io lo so che siete delusi, ma voglio che sappiate che il nostro viaggio è solo all’inizio.
Grazie. Che Dio vi benedica. E che Dio benedica l’America.
Trump assicura transizione pacifica – le osservazioni
Innnanzitutto va notato e rilevato che la Guardia Nazionale, in base ai dati ad oggi noti, sembra essere stata chiamata per iniziativa diretta di Mike Pence, col nome di Trump grande assente dagli atti ufficiali.
Come rilevato, nonostante la finale blandizia ai suoi supporters, Trump apre il discorso con uno strappo netto con la frangia più oltranzista.
I QAnon, ormai ridotti a cercare ripetutamente di divorarsi tra di loro ricevono ben più di una dissociazione: è una vera e propria cacciata dall’Olimpo, con una diretta comunicazione che li espelle dalla fonte della loro stessa “fede” ponendoli nella grottesca situazione di adoratori di una divinità che si è accorta di loro solo per scacciarli e gettarli negli inferi.
La promessa di una transizione pacifica segue letteralmente la minaccia di un umiliante commissariamento nel caso questo non dovesse accadere.
E ci sono indizi sul fatto che la spendibilità della parola di Trump sia in calo.
Mark Zuckerberg, come citato, si è dichiarato così sicuro nel non poter giurare sulle intenzioni di Trump da togliergli l’accesso ai Social preventivamente.
Nancy Pelosi e diversi interpreti Dem ancora stamane erano persuasi dell’idea di esautorarlo.
La stessa amministrazione Trump conta ormai diversi componenti che hanno deciso di non aspettare la transizione per lasciare l’ufficio, dimettendosi e mettendo in chiaro il legame tra i recenti avvenimenti e le loro dimissioni.
Siamo di fronte ad un Trump in cerca di pacificazione.
Ma un Trump solo, accerchiato dai Dem e che si lascia i suoi stessi Repubblicani irritati e basiti dall’atteggiamento avuto nei loro confronti.
Un Trump che indubbiamente fa professione di buoni principi. Ma buoni principi che chi lo circonda stenta a riconoscere.
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