TRUFFA Attenzione, il tuo account WhatsApp Messenger è scaduto – bufale.net

di Shadow Ranger |

bufala sindaco di lonigo
TRUFFA Attenzione, il tuo account WhatsApp Messenger è scaduto – bufale.net Bufale.net

Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima reiterazione di un messaggio che conoscerete benissimo. Una mail, della quale ci è stata inoltrata screenshot, nella quale si invita l’utente a pagare un canone annuale per continuare ad usare WhatsApp, minacciando la cancellazione del profilo e tutti i suoi contenuti

Gentile Signora, Egregio Signore,

Attenzione! Il tuo account WhatsApp Messenger e scaduto, per rinnovare il tuo WhatsApp Messenger 0,99 euro, grazie a seguire il link:
Rinnova il tuo WhatsApp Messenger.
Si prega di rinnovare il piu presto possibile per evitare la perdita di tutti i media.

Trattasi di un caso di phishing, l’equivalente virtuale del personaggio di Totò che, fingendosi l’Ingegner Trevi, proprietario di tutte le omonime strutture, convince uno sprovveduto turista a comprare da lui la Fontana di Trevi, o delle infinite truffe operate da persone prive di scrupoli che, fingendosi impiegati dell’Enel, postini, avvocati o altre figure di autorità o familiarità cercano di entrare nelle case degli anziani.

In questo caso un’organizzazione di truffatori, capitalizzando sul fatto che, effettivamente, un tempo WhatsApp è stato un servizio a pagamento, ha predisposto una email redatta in un Italiano stentato e pieno di evidenti errori ortografici (tradendo la sua natura di testo inglese tradotto in più lingue con Google Translate) collegandola ad un sito con loghi artefatti che, nella migliore delle ipotesi, si limiterà ad impossessarsi dei vostri dati e farvi passare attraverso servizi pubblicitari e, nella peggiore invierà i dati del mezzo di pagamento da voi prescelto ai truffatori.

Ci siamo già occupati più volte di simili truffe aventi WhatsApp come fulcro, ma ne esistono virtualmente con ogni servizio online.

Quindi non dovreste mai rispondere a mail sospette, in ogni caso di dubbio consultare la pagina Web del fornitore di servizio, e ricordare che i vari gestori di servizio non hanno bisogno di chiedervi dati personali, perché dovrebbero già averli, e per questo non manderanno mai mail generiche in copia-incolla.

Proprio la natura di mail generiche vi renderà peraltro possibile cercare il testo della mail ricevuta sui principali motori di ricerca per vedere in quanti altri casi la stessa è stata denunciata come spam.

Qualora siate stati così incauti da fornire i vostri dati personali ai truffatori, contattate subito la Polizia Postale, fate bloccare la carta di credito interessata e cambiate le vostre password prima possibile.

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