Disinformazione

Tranquilli giocatori: lo studio che misura l’intelligenza dei gamers non ha alcun pregio accademico

In un crossover con la rubrica retro Shadow’s Play vi presntiamo i motivi per cui lo studio che misura l’intelligenza dei gamers non ha alcun pregio accademico. Lo considereremmo quasi una bufala, lo derubricheremo a disinformazione.

Tranquilli giocatori: lo studio che misura l’intelligenza dei gamers non ha alcun pregio accademico

Esiste, ma siamo al livello degli “studi predatori”, pratica citata in passato in cui una testata pubblica degli studi scientifici o presunti tali sulla base del “ci è stata regolarmente saldata la tariffa di pubblicazione”.

Studi quindi privi di pregio accademico, ma in grado di scalare rapidamente le classifiche.

Tranquilli giocatori: lo studio che misura l’intelligenza dei gamers non ha alcun pregio accademico

L’arcano mistero è stato discusso ad esempio dallo psicologo del gioco Alan Mattiassi.

Se la fonte del tuo studio scientifico è Royal Panda il Casinò online puoi già sospettare che lo stesso risulti essere poco più che un’operazione commerciale, e lo è.

Lo studio di fatto era un formulario somministrato ad un campione di 1001 persone sparse su cinque piattaforme.

Formulario congegnato come la sezione “logica” di un qualsiasi concorso pubblico italiano, ovvero con prove di comprensione linguistica, matematica, ragionamento logico e test visuali.

Con 1001 utenti a caso non puoi ottenere risultati, ma Royal Panda si è contentato di “misurare” il dato della presunta superiore intelligenza dei giocatori su PC, una presunta inferiorità degli utenti dei giochi da cellulare, ed una classifica che vede i giocatori PC, PS5 e Xbox dividersi il podio e lasciando i giocatori mobile e Switch nella polvere.

Il che non significa che giocare alla Switch o con uno smartphone ti renda stupido, del resto inesplicabilmente il test attribuisce un QI superiore ai giocatori di Rainbow’s Six e relega sia Assassin’s Creed (titolo peraltro multipiattaforma disponibile anche su Switch per i soli capitoli più datati) che Mario Kart nei percentili bassi.

Significa solo che non ci sono veri elementi di valutazione, che con la mera somministrazione di un formulario non puoi sapere se il punteggio è stato misurato su un pubblico omogeneo o saltando da adulti a ragazzini di nove anni problemi di rabbia repressa e neppure verificare la presenza del campione stesso.

Siamo quindi pericolosamente prossimi allo studio scientifico del ragazzino geniale che ha scoperto come risparmiare milioni di dollari cambiando font alle stampanti dei professori (studio-“non studio” imperfetto, impreciso ed erroneo pubblicato in una raccolta di progetti di giovani scolari), dello studio sul “cioccolato che non fa ingrassare” e dello studio predatorio per cui, parlando di videogiochi, i Pokémon sono causa della Pandemia di COVID19.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Ci risiamo con il video della Luna gigante girato all’interno del Circolo Polare Artico: vecchia bufala

Si torna a parlare del fantomatico video della Luna gigante girato all'interno del Circolo Polare Artico, nel nome dell'ennesima bufala…

10 ore fa

Cosa sappiamo di Ahoo Daryaei, cosa crediamo di sapere

È diventato virale, così tanto da avere persino un posto nella mostra al femminile della Lucca Comics appena trascorsa il…

1 giorno fa

Dubbi sull’utilizzo del VAR per annullare il gol del Venezia: protocollo in bilico

L’Inter è riuscita ad acciuffare i tre punti contro il Venezia, dopo un match in cui il VAR ha avuto…

1 giorno fa

VR Man non è una statua di Lucifero a Torino

Ci segnalano i nostri contatti un video su TikTok che dovrebbe mostrare una statua di Lucifero a Torino. Il video…

1 giorno fa

Spunta blu cerca di spiegare a Margaret Atwood il suo Racconto dell’Ancella: segue ilarità

La definizione di mansplaining da manuale è "l'atteggiamento paternalistico con cui un uomo cerca di spiegare ad una donna qualcosa che…

2 giorni fa

Il non caso di App Io e il Digital Wallet coi dati in America

Ci segnalano i nostri contatti un post X di un profilo di Satira che adombra il caso di App Io…

2 giorni fa