Tra poco inizierà Telethon…

Ci segnalano i nostri contatti l’ennesima bordata a Telethon. Ennesima perché di fatto è sempre la stessa storiella, rifritta di anno in anno, munita di accenti sempre più tristi, nello stile del Libro Cuore.

Tra poco inizierà la maratona #Telethon, ecco un esempio di esperimenti finanziati da Telethon: «Beagle e Golden Retriever vengono fatti AMMALARE per simulare distrofia muscolare paralizzante, compresa la sua forma più acuta, la distrofia muscolare di Duchenne, oggetto di studi finanziati anche in ITALIA dalla stessa raccolta fondi».

Esperimenti come questi sono finanziati dalla Telethon francese (AFM-Téléthon). Il video, realizzato con telecamere nascoste, riguarda la Scuola Nazionale di Veterinaria Alfort in Francia, dove i cani sono appositamente allevati per sviluppare invalidanti e dolorosi deterioramenti muscolari e debolezza.

«Nel filmato si può vedere un cane con il muso ricoperto di vomito perché i suoi muscoli dell’esofago sono divenuti troppo deboli per permettergli di deglutire correttamente. La bava gocciola dalla bocca dei cani i cui muscoli della mascella sono quasi paralizzati. Secondo quanto riferito, alcuni muscoli degli animali sottoposti agli esperimenti sono completamente bloccati ancora prima che raggiungano i 6 mesi di età, e la metà di questi animali muore prima di raggiungere i 10 mesi. Alcuni non possono più mangiare normalmente e devono essere alimentati attraverso un tubo nello stomaco. Coloro che sopravvivono abbastanza a lungo sviluppano problemi cardiaci».

«Decenni di dolorosi esperimenti su generazioni di cani debilitati, che di proposito sono stati fatti ammalare, NON sono riusciti a PRODURRE una cura o un trattamento che possa invertire il corso della distrofia muscolare negli esseri umani», dice Dr Julia Baines, consigliere PETA per la politica scientifica.

Un funzionario di laboratorio ammette che il laboratorio potrebbe perdere quei finanziamenti se il pubblico dovesse vedere le condizioni dei cani: «Non c’è dubbio che se gli mostrassimo i nostri cani miopatici, rischierebbero di PERDERE MOLTI SOLDI».

Mentre la distrofia muscolare devasta i loro corpi, gli animali fanno fatica a camminare, deglutire e anche respirare. Un dipendente ha ammesso: «Io non vorrei essere al posto del beagle. Una reale sofferenza, quella del cane».

È questo che vuoi finanziare con i tuoi soldi donando a Telethon? Naturalmente sei libero di destinare la tua donazione in totale autonomia a chi ritieni più opportuno ma è doveroso almeno informarsi su quello che finanzi con i tuoi soldi, non credi?

Cosa proveresti se esperimenti simili venissero eseguiti sul TUO fedele amico a quattro zampe? Il solo pensiero è insopportabile vero? Pensi forse che la sua vita valga di più di quella degli altri animali solamente perché è il TUO animale?

Non pensi che sarebbe meglio sostenere la ricerca scientifica che NON fa soffrire gli animali?
Qui trovi la lista delle associazioni:

Guardacaso, il curioso raccontino anti-Telethon viene munito di un elenco di associazioni “alternative”, che non riportiamo, cui versare denaro.

Partiamo da un presupposto: a noi, se voi vogliate donare denaro alla ricerca, non donarlo o donare cosa a vostro cugino, non importa e non ci è mai importato niente.

Chiunque verrà a dichiarare che il nostro articolo viene pagato da qualcuno, farà prima a esibire le prove, o gli saranno richieste in separata sede.

Finita questa ineccepibile premessa, il testo ci ricorda qualcosa: e ce lo ricorda molto bene. Ne avevamo parlato in lungo ed in largo qui, rilevando una serie di note che non possiamo che riportarvi, dato che purtroppo siamo a triste conoscenza del fenomeno per cui un articolo semplicemente linkato, anche se vi invitiamo più volte a leggerlo, più volte sarà ignorato

L’appello del “manager ignoto” infatti è il tipico caso di appello all’autorità, laddove in un testo immaginario si introduce un personaggio verosimile: esattamente come la bufala della Convenzione di Berna fu arricchita della menzione secondo cui la stessa era consigliata “da tutti gli avvocati e la Guardia di Finanza” e la storia delle leggende metropolitane è piena di zii marescialli ed amici appuntati, tutti naturalmente anonimi, che avrebbero confessato al primo viralizzatore, ente altrettanto divino ed occulto, un grande segreto che egli, novello Prometeo delle bufale, avrebbe rivelato ai mortali, e Telethon è la vittima di elezione di ognuna di queste bufale, come ogni altra raccolta di fondi.

E la foto? Deriva sì da una ricerca, ma una con cui Telethon non c’entra niente, e avente ad oggetto proprio i cani.

Sapete, anche i cani soffrono di Distrofia muscolare, e la medicina veterinaria sta da decenni cercando un metodo per curarla, o quantomeno limitarne i sintomi, esattamente come si farebbe per gli esseri umani.

è stato, se non curato, ricondotto ad un’esistenza in salute ottimale, con la speranza e l’auspicio che un simile risultato possa, un giorno, essere raggiunto sugli esseri umani.

La terapia genica è infatti un settore ancora in crescita, e che sovente rende ottimi risultati: in questo caso semplicemente il viralizzatore, per creare una storiella di impatto, ha invertito il prima col dopo: con l’attuale livello di competenza e conoscenza possiamo, ed è stato dimostrato invertire i sintomi della Distrofia Muscolare di Duchenne nei labrador (specie dove, esattamente come nell’essere umano, tale malattia può trovare espressione).

Quindi, ecco che una serie di ricerche del tutto scollegate con Telethon, e lo stesso link sottoposto ci mostra nella bibliografia presunti filmati ottenuti da una associazione animalista americana in Texas (e secondo i nostri atlanti, il Texas non è, ovviamente, in Francia), vengono esibite come la “pistola fumante” per cui Telethon fa soffrire gli animali.

Taceremo sull’assunto per cui un cane con la distrofia fa soffrire il lettore, ma sembra che allo stesso l’immagine di un bambino umano che patisca anche solo un decimo dei patimenti immaginari sofferti da animali immaginari non faccia alcun effetto, ma ci concentrremo sul fatto che che stiamo parlando di ricerche compiute a scopo veterinario ed i cui destinatari primari sono, appunto, animali domestici.

Il famoso “Funzionario che ha paura di perdere i soldi?”

L’anno scorso era un “Importante Manager”: scommettiamo che nessuno di quelli che diffonde questo appello disinformato e disinformante riuscirà mai a dirvene nome e cognome?

Come potrebbe, dato che questo individuo immaginario è l’edizione moderna di “mio cuggino che fa questo e quello”?

Aspettiamoci molti altri articoli di questo tenore: Telethon è alle porte, e la viralità farebbe di tutto per mettersi in mostra.

Anche sputare sui malati.

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