Tra bufale e imprecisioni sull’elefante morto per i petardi nell’ananas: aggiornamenti dall’India
Ci sono nuovi ed importanti aggiornamenti che dobbiamo prendere in esame questo sabato a proposito dell’elefante morto in India per aver mangiato un ananas, nel quale erano stati piazzati dei petardi. La questione sta tenendo banco sui social e in pochi giorni la notizia ha fatto il giro del mondo. Complice la forte empatia che si prova con questo animale, si registrano ancora oggi tantissime interazioni su Facebook e Twitter in merito a questa vicenda. Spesso e volentieri partendo da presupposti sbagliati, dovuti a loro volta a fake news o imprecisioni.
Ecco perché, in seguito ai primi aggiornamenti che vi abbiamo riportato venerdì sull’elefante morto, stamane abbiamo deciso di condurre ulteriori verifiche tramite fonti locali in India. Tra notizie non date correttamente e qualche bufala che come sempre fa la propria apparizione quando un fatto di cronaca diventa così popolare nel mondo, è importante prendere in esame i primi riscontri che giungono direttamente dalle indagini delle autorità locali.
Le bufala certa sul luogo in cui l’elefante è morto in India per i petardi nell’ananas
Attraverso un recente contributo di Opindia, ad esempio, possiamo partire dal presupposto che ci siano due bufale in circolazione sulla storia dell’elefante ucciso. La prima è “geografica” e, per quanto secondaria in tutto il contesto, va comunque data: l’incidente è avvenuto a Pallakad e non a Mallapuram. Dettaglio non secondario, perché la seconda location è fortemente caratterizzata dalla presenza di musulmani.
Improbabile che l’elefante sia stato ucciso con dolo
In secondo luogo, la stessa fonte getta acqua sul fuoco a proposito delle polemiche “politiche” che si sono scatenate in India dopo la scoperta dell’elefante morto, visto che diversi gruppi di Destra nel Paese hanno accusato la comunità musulmana di aver attirato con l’inganno l’animale affinché mangiasse l’ananas imbottito di petardi. Ipotesi, questa, al momento esclusa dalla Polizia. E su questa storia si aprono ulteriori scenari complessi, in quanto un ulteriore report di Opindia ci dice che effettivamente l’uomo sia musulmano, ma non quale sia stata la ragione per cui abbia piazzato petardi nell’ananas. E da qui, arriviamo direttamente al punto tre qui di seguito.
Riprendendo la suddetta fonte, occorre citare anche alcune dichiarazioni di Surendra Kumar, capo responsabile della fauna selvatica del Kerala. L’uomo, infatti, confermando quanto abbiamo riportato ieri, ha giudicato “improbabile” che qualcuno abbia deliberatamente dato da mangiare all’elefante incinta, ma in questo caso è giusto evidenziare che le indagini siano ancora in corso. Kumar ha poi aggiunto che nessuno osa avvicinarsi ad un elefante selvaggio per sfamarlo.
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