Tra bufale e imprecisioni sul signoraggio bancario: bufera su “Povera Patria” di Rai 2
Una vera e propria tempesta social si è abbattuta su Rai 2 e sulla trasmissione “Povera Patria” oggi 27 gennaio, grazie ad alcune informazioni che durante l’ultima puntata sarebbero state fornite ai telespettatori per quanto riguarda il signoraggio bancario. Si tratta di un argomento molto delicato, in quanto l’espressione appena utilizzata rappresenta per gli addetti ai lavori e per il grande pubblico il trend che ha visto progressivamente la Banca d’Italia perdere la propria indipendenza (soprattutto dopo l’adozione dell’Euro), favorendo pochi eletti e penalizzando gran parte dei cittadini italiani.
Da sempre, infatti, il signoraggio bancario viene associato ad una serie di teorie complottiste che come potrete immaginare spopolano soprattutto all’interno di determinate community sui social. Ebbene, un recentissimo report di Repubblica sembra andare in direzione opposta, con il supporto di diversi esperti, evidenziando diverse imprecisioni emerse durante la puntata di Povera Patria tanto chiacchierata. Vengono ad esempio citati Riccardo Puglisi, professore associato di economia all’Università di Pavia, oltre a Mario Seminerio, gestore di fondi e creatore di Phastidio. Al punto che, almeno in parte, si potrebbe parlare di bufale.
Entrando nel merito della questione, tra gli errori riportati dalla fonte abbiamo il mancato accenno al tema dell’inflazione, che prima dell’arrivo dell’Euro stava raggiungendo livelli davvero preoccupanti per il popolo italiano, senza dimenticare che la nuova valuta ha portato con sé un deciso abbassamento per i tassi di interesse sui titoli del debito pubblico italiano. Infine, si dà per scontata la natura privata della Banca d’Italia con il signoraggio bancario.
Insomma, secondo i massimi esperti del settore, la questione sul signoraggio bancario, così come è stata riportata da Rai 2 durante l’ultima puntata di Povera Patria non rappresenta altro che un nuovo contributo alle teorie del complotto. Un po’ come abbiamo notato ieri con la storia di Davide Bianchi, presunto inventore dell’Ecofuel, nell’ambito di una storia a quanto pare priva di ogni fondamento. Staremo a vedere quali saranno i prossimi sviluppi sulla vicenda bancaria, dopo il duro articolo di Repubblica.
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