Tornano la teoria di HAARP e le Scie Chimiche al Parlamento
Tornano la teoria di HAARP e le Scie Chimiche al Parlamento, una fake news che nasce dall’assoluta mancanza di conoscenza della differenza tra atto legislativo e atto di sindacato, nonché dal tentativo di ufficializzare due delle teorie cospirative più vintage della storia della Rete.
Ovvero la teoria del complotto di HAARP e quella delle Scie Chimiche, quest’ultima tornata in auge dopo che i complottisti hanno accusato l’organizzazione del Giro di Italia di spargere le suddette mediante l’uso di “tanker”, gli “Aerei delle Scie Chimiche” (in realtà ponti radio e da ripresa)
Tornano la teoria di HAARP e le Scie Chimiche al Parlamento
Nel caso evidenziato da questo screen si tratta di un atto di sindacato ispettivo, di cui abbiamo parlato qui.
Infatti il documento cui fanno riferimento i tweet segnalatici è un atto di sindacato ispettivo, ovvero un atto con cui l’allora onorevole Scilipoti chiedeva, esattamente, conferma sull’esistenza delle Scie Chimiche e se il governo volesse fare qualcosa al riguardo.
Ignorando che nel 2008 e nel 2009 simili interpellanze avevano avuto risposta negativa. Brilla la risposta dell’allora Ministro della Difesa, ora Presidente del Senato Ignazio La Russa, che espressamente descrisse il fenomeno delle scie di condensazione, probabilmente basito nel dover trasformare le Camere in una scalcinata aula di scuola media
In particolare, le ricerche ed analisi effettuate in ambito militare hanno confermato che il fenomeno delle scie si riferisce alla condensazione di vapore acqueo che normalmente viene rilasciato dai motori a combustione interna.
Ciò si manifesta generalmente a basse temperature e a quote normalmente superiori ai ventimila piedi.
Peraltro, il combustibile usato dai velivoli militari è analogo a quello usato dai vettori civili e l’impatto ambientale, in relazione alla concentrazione di idrocarburi, è risultato molto minore di quello normalmente rilevabile nelle comuni aree urbane.
Per quanto concerne la permanenza delle citate scie, occorre aggiungere che a temperature appena superiori allo zero, il vapore acqueo contenuto nell’atmosfera, all’impatto con una superficie quale ad esempio la fusoliera di un aereo, può congelarsi all’istante per effetto dell’improvvisa variazione di pressione e dare quindi quell’impressione gelatinosa alla quale si fa riferimento nell’atto in esame.
Inoltre, in assenza di vento, la permanenza delle scie così prodotte può protrarsi anche per diverse ore.
In tal caso, l’incrocio delle rotte di più velivoli che, in contemporanea o successivamente, vengono ad intersecarsi, possono dare origine a figure geometriche.
Il che ci riporta al fatto che l’attualmente Presidente del Senato Ignazio La Russa aveva già all’epoca provveduto a rilasciare un fact checking più preciso e puntuale di quello che potremmo mai scrivere.
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