Testimonianza sui fratelli Bianchi per l’omicidio di Willy a supporto di Gabriele
Arriva in queste ore un nuovo capitolo sul caso dei fratelli Bianchi, a proposito dell’omicidio di Willy avvenuto poco più di un anno fa. Dopo gli aggiornamenti di alcune settimane fa, infatti, bisogna prendere atto per completezza d’informazione della testimonianza da parte di Omar Shabani. Si tratta di un amico da dieci anni dei ragazzi imputati, che attualmente si trova agli arresti domiciliari per spaccio di stupefacenti. Le sue parole giungono dall’aula della Corte di Assise del Tribunale di Frosinone.
L’ultimo capitolo sui fratelli Bianchi a proposito dell’omicidio di Willy
Come riporta Il Messaggero, la testimonianza di Shabani potrebbe cambiare le carte in regola per i fratelli Bianchi. Quantomeno uno dei due, fermo restando che le parole dovranno essere verificate ed intrecciate con altre testimonianze di quella sera. Di sicuro potrebbe rappresentare la base per una piccola svolta, stando a quanto trapelato proprio in queste ore:
“Quella doveva essere una serata molto tranquilla, per colpa di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia è successo un macello. Urlavo a Marco e a Gabriele Bianchi che stavano prendendo le difese delle parti sbagliate. Ricordo che Marco colpì Willy con un calcio, Gabriele era dall’altra parte della siepe, non lo ha nemmeno visto”.
Ricapitolando, i fratelli Bianchi sarebbero intervenuti nella rissa a causa di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, che quella sera avevano provocato diverse persone nella movida. Una volta arrivati sul posto, il solo Marco si sarebbe ritrovato al cospetto di Willy e del suo amico, mentre Gabriele era situato al lato opposto della siepe. Almeno stando alla testimonianza di oggi 7 ottobre. Marco Bianchi avrebbe colpito Willy, mentre Belleggia gli avrebbe tirato un calcio in faccia mentre il ragazzo stava provando a rialzarsi.
Dunque, massima cautela, in attesa di chiarire ulteriormente la posizione dei fratelli Bianchi. Di certo la testimonianza verrà verificata, affinché si possano attribuire meglio le responsabilità di Marco e Gabriele sull’omicidio di Willy. La sensazione, sempre più forte, è che tutto sia nato dal comportamento poco responsabile di altri due ragazzi, ma bisogna andarci coi piedi di piombo. Pur prendendo atto di questa testimonianza.
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