Terrapiattista a Tu si que vales: stroncatura immediata
La storia del Terrapiattista a Tu si que vales è uno degli esempi del complottismo moderno. Parliamo di una trasmissione nata per esibire aspiranti artisti e probabili futuri “fenomeni della TV e della Rete”. I quali competono per i quindici minuti di gloria previsti da Warhol: e alcuni riescono ad averli.
Come la nuova figura del “disillusionista”, un uomo apparso per svelare “l’illusione secondo cui viviamo su una sfera” esibendo una proiezione cartografica.
Siamo nel magico mondo della Terra Piatta, se non della “Terra a Catino”, con Maria de Filippi pronta a invertire il sacro “No Maria, io esco” per uscire di persona, una Ferilli particolarmente sconvolta ed un Teo Mammuccari che rivela al “divulgatore” un grande segreto: la Terra è sempre parzialmente illuminata.
Per un momento il Terrapiattista a Tu si que vales ha riunito un’umanità in guerra: un quasi plebiscito del 96% ha bocciato la sua performance, seguendo il “ma che stai a dì” della Ferilli, seguito da un “Qui ormai la gente se alza la mattina e dice la sua, senza manco vergognarsi. Tu sei ingrippato su sta roba, mica hai studiato altrimenti non diresti ‘ste cose”.
Proprio Teo Mammuccari, nonostante la stroncatura, ha cercato di salvare il punteggio: “A me la tua follia piace, se uno crede in una cosa la deve divulgare. Per me vale”.
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