Terapia intensiva occupata quasi al 100% a Stoccolma: Covid in Svezia a livelli critici
C’è una notizia vera che richiede però delle precisazioni, oggi 10 novembre, a proposito del Covid in Svezia. Confermando il trend che abbiamo portato alla vostra attenzione pochi giorni fa, infatti, bisogna prendere atto che le unità di terapia intensiva nella regione della capitale svedese Stoccolma hanno raggiunto la capacità del 99% martedì per la prima volta durante la pandemia di Coronavirus. Situazione dunque da analizzare in modo dettagliato, per fare informazione a 360 gradi.
Il Covid in Svezia e l’occupazione di unità di terapia intensiva a Stoccolma
Proprio in queste ore, il capo dell’assistenza sanitaria della regione ha invitato tutti gli abitanti di Stoccolma a seguire le raccomandazioni in modo più rigoroso. A partire da mercoledì, c’erano 83 pazienti con Covid-19 nelle unità di terapia intensiva della regione, un leggero calo rispetto agli 89 di martedì: “Questo è equivalente al numero totale di posti di terapia intensiva che abbiamo normalmente a disposizione”. Sono le parole di Björn Eriksson, direttore sanitario per la regione, in una conferenza stampa.
Contestualizzando al meglio la situazione del Covid in Svezia, Stoccolma ha reso disponibili più posti di terapia intensiva durante la pandemia, ma martedì questi circa 160 posti di cura hanno raggiunto la capacità del 99%. Ovviamente non tutti i casi riguardano il Covid-19, dovendo conteggiare anche altri pazienti. Così come questi numeri non devono essere considerati validi per tutta la Svezia, ma per la sola Capitale (e dintorni). Ne ha parlato con un pezzo specifico la fonte The Local.
Eriksson ha detto che gli operatori sanitari di Stoccolma sono stati così oberati di lavoro, da chiedere formalmente al National Board of Health and Welfare di inviare infermieri e assistenti infermieristici specializzati da altre regioni. In sostanza, la situazione è molto complessa nella Capitale e, pur non rappresentando totalmente l’intero quadro del Covid in Svezia, ci dà una fotografia del momento che sta vivendo il Paese dal punto di vista sanitario. Questo, dopo mesi caratterizzati da misure anti lockdown.
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