Abbiamo anche noi ricevuto l’audio della tentata aggressione ad Halloween. Abbiamo anche ricevuto un riassunto in “card”, una immagine virale. Ometteremo i nomi, tranne uno evidentemente senza cognomi, potrebbero essere inventati, ma nel caso non correremo rischi.
Si tratta di una storia che ha i tratti della leggenda metropolitana, filone rianimato da Whatsapp. Nella storia una donna con voce assai concitata racconta di un amico a Vicenza che racconta che la figlia Chiara, “tornata da Halloween”, si sia trovata in macchina al ritorno da un locale, bloccata da non meglio precisati “rami o tronchi” per strada a Villa Bonin.
Ripartendo, è stata inseguita da giovani che “sfanalavano e sfanalavano” inducendo in lei uno stato di terrore che l’ha spinta a chiamare il padre, sentendosi consigliare di tornare senza indugio a casa.
La storia ha il finale tipico di ogni leggenda metropolitana simile: il padre esce adirato e armato pronto a fare scempio dei giovani bulli che rivelano di essere eroi.
Nella sosta precedente in macchina era entrato un pericoloso assassino armato di coltello e corde e solamente il costante “sfanalare” dei giovani, la telefonata salvifica al padre e l’intervento di quest’ultimo hanno evitato il turpe omicidio: l’assassino fugge gambe in spalla e in preda al terrore, il padre commosso ringrazia i giovani che hanno seguito la ragazza per aiutarla, e tutti assieme appassionatamente denunciano la storia ai Carabinieri.
I quali invece stanno cercando l’autore dell’audio, accusato di procurato allarme.
I carabinieri di Costabissara nominati nell’audio virale hanno smentito non solo di essere mai contattati, ma anche l’esistenza delle circostanze descritte nell’audio. Audio che, ricordiamo, incita le ragazze a vivere nel terrore di un assassino di Halloween pronto a montare sulle macchine delle festeggianti per ucciderle.
Potrebbe darsi che la storia sia solo un turpe scherzo, o un tentativo di scoraggiare Halloween, festa definita satanica con una fake news inventando uno slasher, un assassino sovrannaturale come quello dei film horror.
Non sarebbe il primo audio Whatsapp con tali finalità, con falsi avvistamenti di fenomeni spaventosi allo scopo di tenere a casa figli e figlie o, semplicemente, di “vedere di nascosto l’effetto che fa”.
Uno scherzo che qualcuno pagherà caro.
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