Temono installazione di un’antenna 5G, ma è solo 4G Iliad: Carabinieri frenano rivolta
Un episodio davvero singolare, a margine della presunta installazione di un’antenna 5G, che in realtà di riferiva ad un impianto 4G di Iliad. Fatti avvenuti a Treviso, complice una giunta che ha deciso di schierarsi apertamente contro la nuova tecnologia che in futuro gestirà le nostre comunicazioni digitali. Dopo la bufala dei giorni scorsi, riguardante una vera e propria trollata che ha preso piede in sui social, oggi 18 aprile riscontriamo un episodio che testimonia il clima di psicosi che si è venuto a creare di recente sull’argomento qui da noi.
La storia dell’antenna 5G e della gaffe trevigiana
I fatti sono stati riportati da Universo Free, fonte affidabile che tratta soprattutto le vicende di Iliad. Secondo quanto riportato dalla testata, infatti, l’episodio è stato trattato anche da un giornale locale come il Gazzettino. In particolare, pare che alcuni residenti siano stati allarmati al momento dell’arrivo di alcuni operai in un quartiere di Treviso. Giunti sul posto con camion e due scavatori, gli uomini come previsto dal loro programma si sono messi all’opera in un cantiere per creare le fondamenta di un’installazione.
Il programma, infatti, prevedeva la realizzazione di un pilone per una nuova antenna Iliad. Il malinteso si è creato nel momento in cui i residenti hanno dato per scontato che si trattasse di un’antenna 5G, dando vita ad un’accesa discussione con gli stessi operai. Benché le fonti parlino di un confronto tutto sommato pacifico, solo l’intervento dei Carabinieri ha scongiurato il rischio che si potesse degenerare.
Questo, nonostante l’installazione non riguardasse un’antenna 5G. Pare infatti che i “dissidenti” non si siano accertati preventivamente che quella di Iliad fosse 4G, fermo restando che tutti i test effettuati in zona anche sul 5G abbiano dimostrato che fino a questo momento siamo stati sempre al di sotto della soglia di onde elettromagnetiche previste dalla legge.
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