Tante imprecisioni sull’incidente domestico di Francesco Nuti e sulla sua malattia

Ci sono diverse imprecisioni che girano in rete in queste ore a proposito della malattia di Francesco Nuti, ma soprattutto sull’incidente domestico che, a conti fatti, ha segnato il suo declino fisico e mentale. Tutto è venuto a galla in occasione della puntata odierna di “Domenica In“, con Mara Venier che ha ospitato sua figlia Ginevra alla vigilia del compleanno dell’attore. Il toscano, infatti, domani compirà 66 anni. Dunque, nella puntata del 16 maggio non si è parlato solo di Denise Pipitone, al di là delle informazioni fornite in mattinata sul nostro sito.

Cosa sappiamo sull’incidente domestico di Francesco Nuti e sulla sua malattia

Nel dettaglio, la disinformazione inizia proprio sull’inizio dei suoi problemi. Il declino, dal punto di vista lavorativo, è cominciato già nello scorcio finale degli anni ’90. C’è stata poi una prima caduta nel 2004, che lo ha costretto sulla sedia a rotelle, limitando fortemente le sue attività lavorative. Il tracollo definitivo, alla base della sua malattia, è arrivato però nel 2006. Questo, infatti, è stato l’anno dell’incidente domestico più grave, come è stato ricordato anche dalla figlia.

Ospite di Mara Venier, infatti, Ginevra ha confermato di essere costantemente a contatto con lui e di comunicare con il padre tramite gli occhi. Leggendogli spesso e volentieri i messaggi dei fan. Insomma, una malattia peggiorata ulteriormente con l’incidente domestico di 15 anni fa per Francesco Nuti. Su entrambe le cadute, in ogni caso, resta il mistero più assoluto ed ogni indiscrezione relativa all’abuso di alcol resta forzata.

Gli ultimi aggiornamenti erano arrivati nel 2014 da Repubblica. Dunque, la malattia, nella sua forma attuale, si è venuta a creare dopo l’incidente domestico di Francesco Nuti nel 2006. Da quel momento, l’attore toscano non parla ed è seguito costantemente. Si trova in una struttura di Roma, come confermato a Domenica In dall’ex moglie e da Ginevra. Di recente gli è stato somministrato il vaccino per il Covid, con il consenso della stessa Ginevra.