Il Caso

Synlab Italia: la situazione ritorna alla normalità, ma lentamente

Dopo le prime fasi convulse, comincia lentamente a tornare la normalità a Synlab Italia, vittima di un non meglio identificato “attacco Cybercriminale” il giorno 18 Aprile.

Cosa sia effettivamente avvenuto al momento non è possible discernere nel dettaglio, ovvero in cosa consista l’attacco cybercriminale descritto nell’avviso importante.

Ci sono una serie di elementi presenti presi in esame dagli analisti.

Synlab Italia: la situazione ritorna alla normalità, ma lentamente

Dario Fadda, Infosec Researcher e fondatore di Ransomfeed, del quale abbiamo massima stima e fiducia avendo avuto modo di interloquire negli scorsi anni, ci ricorda che “il nome di Synlab per ora appare solamente nella sua compagine francese che a giugno scorso sembra appunto esser stata vittima di attacco ransomware da parte della cyber gang Clop”.

Synlab Italia: la situazione ritorna alla normalità, ma lentamente

L’interruzione di ogni servizio appare secondo Pierluigi Paganini, analista di cyber security e CEO Cybhorus compatibile con un malware o un attacco del tipo Ransomware, per capirci quel tipo di malware che rende illeggibili i dati nel tentativo di estorcere un “cavallo di ritorno” per una chiave di decrittazione che potrebbe non esistere.

In ogni caso, in assenza di ulteriori segnalazioni, bisognerà attendere.

Il comunicato Synlab, inizialmente diffuso a mezzo social e attualmente correttamente riportato come da vigente GDPR in prima pagina sul loro portale istituzionale (raggiungendo l’obiettivo di massima diffusione agli interessati) parla dell’avvio della procedura di notifica preliminare all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali.

Procedura che consente di notificare la presenza di un evento in grado di intaccare l’accesso e la sicurezza dei dati, il c.d. Data Breach, evento che ricordiamo comprende non solo l’accesso ai dati da parte di terzi, ma anche i casi di indisponibilità del dato per cause legate a malware, ransomware e simili, con la riserva espressa di effettuare ulteriori notifiche integrative all’ottenimento dei dati necessari.

Dati per i quali è all’opera una task force e sui quali pende denuncia alle autorità competenti.

Le attività online stanno comunque tornando nella norma.

Il tempo, le indagini e le successive segnalazioni ci chiariranno cosa è accaduto.

 

 

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