Studio conferma la teoria di COVID19 nato al mercato di Wuhan: due anni e mezzo di complottismo e teorie bizzarre tra laboratori segreti, uomini occidentali (americani) e biolaboratori ucraini dove creare onnipotenti Uomini Pangolino mutanti che espellono COVID19 dai loro orifizi subiscono una rude battuta di arresto.
Ci eravamo già occupati dei rilievi preliminari su SARS-CoV-2, un tempo noto come il “Nuovo Coronavirus”, agente patogeno causa di COVID19 e parte della famiglia dei Coronavirus.
Cugino, se ci consentite un paragone familiare senza stizzirvi per il tentativo di spiegare questo concetto nel modo più semplice possibile, della SARS e della MERS. Cugino “di successo”, in grado di trovare nella sua vita professionale quel bilanciamento tra contagiosità e mortalità che, mancato ai suoi parenti, lo ha reso una virale macchina pandemica in grado di viaggiare più volte intorno al globo.
Già in passato le prime analisi sull’allora “wild type” SARS-CoV-2, la prima forma del virus da noi vista, pendevano su una origine naturale legata al salto di specie.
Ne parlavamo a febbraio 2020, traducendo l’analisi della dottoressa Angela Rasmussen. Vi consigliamo vivamente a questo punto di leggerne il testo e tornare qui dopo averlo fatto.
Per i più pigri tra voi ricorderemo che già nel 2017 era stata descritta la presenza di Coronavirus affini a SARS-CoV-2 tra i pipistrelli dello Yunnan, e che diversi ricercatori temevano il salto di specie.
Inoltre il presunto “biolaboratorio di Wuhan” al centro di diverse teorie del complotto era, per sue caratteristiche tecniche inadatto a produrre armi biologiche.
In modo controintuitivo per chi fa scienza, chi dovesse voler progettare armi biologiche non lo farebbe in un laboratorio “di massima sicurezza BSL-4” dove per muoverti devi indossare tre paia di guanti, una tuta a pressione positiva stile astronauta e chili di nastro adesivo per tenere tutto assieme.
Lo farebbe in un BSL-3 o 2.
Inoltre, come arma biologica, SARS-CoV-2 si è dimostrata un’arma veramente pessima. Parliamo di un virus dall’elevatissima diffusione, assai contagioso ma con una bassa mortalità e del quale il vaccino abbiamo dovuto trovarcelo ed hanno dovuto trovarselo anche i presunti autori.
Se volessi davvero creare un’arma biologica, creerei un virus dall’elevata mortalità, senza asintomatici e con in tasca una cura pronta per i miei affini.
E probabilmente userei sequenze genetiche a me note anziché imbarcarmi nell’opera di creare meccanismi biologici completamente nuovi e meno efficaci di quelli che avrei già testato.
Sarebbe l’equivalente di scomodare una fabbrica di bombe atomiche per creare un revolver. Revolver che spara tre colpi su sei, due si inceppa e il sesto potrebbe esplodermi in mano staccandomi tre dita.
Arriviamo così allo studio, basato sulla ricostruzione dei primi casi.
Anzi, due studi. Il primo individua il luogo di nascita di SARS-CoV-2 al mercato di Wuhan.
Gli esami riscontrano la presenza di animali suscettibili di essere serbatoio di incubazione e contagio del virus che sarebbe diventato il SARS-CoV-2 con cui putroppo combiniamo e soprattutto animali con segni di infezione nei campioni esaminati.
Certo, si parla ancora di indagini preliminari e gli stessi ricercatori si concedono il dubbio sul come e il cosa: ma già il primo studio è un enorme ostacolo alla teoria di COVID19 nato “altrove” nei “biolaboratori” o altri luoghi fantastici dell’immaginario complottista.
Il secondo studio fornisce una data: il 18 Novembre 2019 (per essere precisi, la finestra temporale tra il 23 Ottobre e l’8 Dicembre), col salto di specie avvenuto in eventi plurimi, con due linee simili “saltate” dalle bestiole del mercato di Wuhan all’essere umano sul finire del 2019.
Il tutto rende le teorie a base di esperimenti militari, soldati americani malati, Uomini Pangolino Mutanti Ucraini usciti dai Biolabs, Bill Gates e Soros meno probabili del loro improbabile solito.
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