Un nuovo trend che ha preso piede dimostra quanto in Italia spesso si proceda con disattenzione al download di un’app, come abbiamo avuto modo di constatare a febbraio 2020 con Clubhouse per Android. Non molto tempo fa abbiamo analizzato in modo dettagliato alcune anomalie e problematiche varie per la piattaforma, in alcuni casi legati anche al sistema ad invito, ma quest’oggi occorre porre un freno all’installazione di un servizio che non ha niente a che vedere con l’app tanto desiderata dal pubblico.
Nello specifico, in tanti stanno parlando da un po’ di tempo a questa parte di Clubhouse per Android, considerando il fatto che l’applicazione è ufficialmente disponibile solo per il pubblico iPhone e iPad. L’illusione di un download alla portata di tutti nasce dal fatto che nel Play Store sia possibile imbattersi nell’app “Clubhouse su Android”. Solo dopo l’installazione, però, il pubblico prendere atto che si tratti in realtà di un servizio manageriale.
Va detto che, se da un lato il nome dell’applicazione possa trarre in inganno dando effettivamente l’illusione che l’applicazione sia sbarcata nel mondo del sistema operativo di Google, allo stesso tempo è altrettanto giusto evidenziare che il logo sia diverso rispetto a quello originale. La sostanza non cambia e, al momento, Clubhouse per Android in versione alternativa ha fatto registrare più di un milione di download da parte di coloro che non hanno messo a fuoco la questione.
Ad oggi una data ufficiale e definitiva sulla disponibilità di Clubhouse per Android non esiste. Fonti non ufficiali negli Stati Uniti dicono che potrebbe essere necessario almeno un altro mese prima di fare questo step, anche perché lo staff fondamentalmente deve rafforzare i propri server. Solo in questo modo sarà possibile assicurare la coesistenza di utenti Android ed iOS senza down e collassi vari della piattaforma.
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