Era il 19 giugno e in Rete prendemmo atto dell’editoriale di Feltri su Camilleri, dopo che lo sceneggiatore era stato ricoverato per problemi di salute significativi. In quel caso l’editoriale del giornalista fu duro nei suoi confronti, come potrete notare dopo il salto. Oggi 19 luglio, a due giorni dalla sua scomparsa, il Direttore di Libero torna sulla questione definendolo “un comunista a scoppio ritardato“.
Pesante, pesantissimo l’editoriale da parte di Vittorio Feltri su Camilleri, in riferimento alla prospettiva che il noto sceneggiatore possa essere dichiarato molto a stretto giro. Alcune uscite dell’editorialista abbiamo imparato a conoscerle in questi anni e non a caso in giornata ci siamo soffermati sull’ormai nota espressione “italiani ladri”, a proposito dei dati sull’evasione fiscale (qui trovate l’articolo completo). Parlando di un personaggio come Montalbano, puntualmente definito “terrone” da Feltri, il direttore di Libero Quotidiano sembra averla fatta realmente fuori dal vaso.
Partiamo da un presupposto, in virtù del fatto che meme ed altri contenuti che stanno circolando sui social debbano essere considerati veri a proposito delle dichiarazioni di Feltri su Camillieri. Del resto, la versione originale del tanto discusso editoriale è facilmente raggiungibile in Rete. Come sempre, il direttore di Libero Quotidiano ama far parlare di sé, senza troppi giri di parole, ma considerando le condizioni critiche in cui versa lo stesso Camilleri appena scoccata la mezzanotte del 20 giugno, a molti (in primis quelli del PD), le sue parole appaiono come non mai non consone.
Cosa dice effettivamente Feltri su Camilleri? C’è un passaggio, nello scorcio finale del suo editoriale, che ha sollevato un polverone politico e non solo. Si parla di Montalbano, il famoso commissario interpretato dal fratello dell’attuale Segretario PD. Che a detta di Feltri ha l’implicito difetto di essere del Sud:
“L’ unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano, un terrone che ci ha rotto i coglioni almeno quanto suo fratello Zingaretti, segretario del Partito democratico, il peggiore del mondo”.
Insomma, in circa 40 parole, c’è di tutto nel testo di Feltri su Camilleri. Dai richiami politici già citati del Partito Democratico, ad una certa avversione verso la gente del Sud. Insomma, se il Direttore di Libero Quotidiano voleva far parlare di sé oggi 20 giugno, ancor prima che lo stesso Camilleri fosse dichiarato morto, puntualmente ci è riuscito.
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