Editoriale

Spuntano le pagine troll sulla morte di Giulia Cecchettin: non interagite, limitatevi a segnalare

Cosa fa un troll? Si nutre di indignazione e sfrutta ogni trend social per andare controcorrente e fare infuriare gli internauti. Per questo la sua missione è provocare, e provocando genera traffico sulle sue pagine social create ad hoc. È successo anche con la vicenda di Giulia Cecchettin.

Cecchettin, spuntano le pagine troll

Una pagina troll di cui non faremo il nome né riporteremo il link, creata il 18 novembre, prende le difese di Filippo Turetta con post provocatori nei quali spesso prende di mira Elena, sorella della povera Giulia, sminuendo la sua rabbia.

Va certamente detto e sottolineato che Turetta non ha ancora ricevuto una condanna e che le sue azioni sono ancora al vaglio degli inquirenti. Facendo leva su questo, la pagina in questione punta continuamente il dito contro la famiglia Cecchettin, con una narrazione totalmente orientata sull’innocenza di Filippo Turetta.

Tristemente, l’admin della pagina sta ottenendo ciò che sperava: la sua pagina sta diventando popolare dal momento che gli utenti si precipitano sotto i suoi post per offenderlo, attaccarlo, contestare le sue affermazioni e rispondere alle sue provocazioni. Da anni spieghiamo lo stesso concetto: il troll si nutre di interazioni e nasce proprio per essere attaccato. Offenderlo non farà che rinforzarlo, perché lui alle offese risponderà puntualmente. Facebook, del resto, “premia” i profili e le pagine con tante interazioni.

Cosa bisogna fare?

La prima cosa da evitare è proprio frequentare tale pagina – e tutte quelle che verranno – e per “frequentare” intendiamo commentaremettere reaction, tanto meno condividere il link alla pagina sulla propria bacheca per chiedere ai contatti di segnalarla. Evitiamo, inoltre, di interagire anche con gli altri utenti che attaccano l’admin, perché è tutto traffico in entrata per la pagina troll.

Ciò che bisogna fare è segnalarla, scegliendo liberamente il motivo per cui facciamo la segnalazione.

“Perché non ci date il nome della pagina né il link?”

Se non avete capito di quale pagina parliamo, meglio per voi. Significa che il troll non ha ancora vinto perché, ricordiamo, se un vostro contatto commenta uno dei suoi contenuti si fa sempre più possibile che lo vediate nel vostro feed. Noi vogliamo evitare questo.

Se avete capito di quale pagina parliamo, segnalate; se non avete capito, per il momento è meglio così. Non possiamo renderci responsabili di aver attirato i nostri follower sulla pagina di un troll che, come tutti i suoi simili, merita di essere ignorato e denutrito fino a morire (virtualmente), fino a scomparire dai social senza aver completato la sua missione.

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