Spunta blu cerca di spiegare a Margaret Atwood il suo Racconto dell’Ancella: segue ilarità
La definizione di mansplaining da manuale è “l’atteggiamento paternalistico con cui un uomo cerca di spiegare ad una donna qualcosa che lei dovrebbe sapere, con condiscendenza”
Da un lato abbiamo Margaret Atwood, autrice di sci-fi e testi distopici che nel suo celeberrimo “Racconto dell’Ancella”, ispirata dalla situazione geopolitica della Guerra Fredda e dal contrasto tra la svolta conservativa dell’America degli anni ’80 e le istanze del femminismo descrive una sua distopia basata come vedremo sul fondamentalismo cristiano prevalente in America, e dall’altro una “spunta blu”, croce e delizia dell’X di Elon Musk basato sul trolling, che continua ancora adesso a difendere un tweet che ha cancellato invocando il suo diritto a “dare dei ritardati” a chi “deve usare la parola talebani per spiegare il cristianesimo”.
Spunta blu cerca di spiegare a Margaret Atwood il suo Racconto dell’Ancella: segue ilarità
Le “immagini islamiche” nel Racconto dell’Ancella esistono, come è noto a chiunque abbia mai letto il libro nella sua vita, solamente a chi il libro non lo ha mai letto.
Per quei quattro sassi che non hanno letto il libro o visto la riduzione/adattamento sulle piattaforme di Streaming, il setting del Romanzo è l’evoluzione estrema dell’America teocon Reaganiana, nonché una parodia di Lobby Cristiane come Moral Majority, Focus on the Family e la Christian Coalition, elementi basati sul Cristianesimo Neo-Evangelico nato in quegli anni come estrema opposizione morale al Blocco Sovietico (così tanto da abbracciarne alcuni elementi di controllo della morale), nonché al “televangelismo” fatto da infiniti predicatori televisivi con visioni del Cristianesimo estreme, come alcune frange dei “Rinati”, ovvero una variante degli Evangelisti Americani che ritengono il Cattolicesimo stesso se non apertamente satanico troppo “debole” rispetto alla vera fede.
Per capirci, l’esempio tipico del tipo di “Rinato” che la Atwood sottopone a parodia è la madre di Sheldon Cooper nella sitcom Young Sheldon e The Big Bang Theory: vedova con tre figli di cui uno nato prima del matrimonio seguito da immediate nozze riparatrici e passata da una vita energetica e libera ad una parossistica frequentazione della sua congregazione religiosa con tentativi descritti nelle fiction come grotteschi e assurdi di instillare nella prole esasperati valori religiosi mediante imposizioni e ricatti morali.
Nel caso della Atwood ella ha scelto un immaginario meno buffo e più inquietante: a seguito dell’esplosione di un conflitto globale gli USA del suo mondo si sono sciolti diventando la Repubblica di Gilead, dove i citati fondamentalisti cattolici hanno preso il controllo dello Stato dopo un Golpe e dopo che la guerra ha causato un inquinamento che ha danneggiato la fertilità di molte donne.
Lo stesso nome di “Gilead” deriva da un luogo Biblico, e la soluzione dei fondamentalisti è sostanzialmente imporre una visione estrema dei valori Biblici e, contemporaneamente, suddividere le donne in caste basate sulla fertilità, avendo quindi le donne ricche ma sterili autorizzate a sposare uomini abbienti e le “Ancelle” private di ogni diritto, compreso il nome, torturate e costrette per legge a procreare figli per le coppie dove la moglie è sterile secondo un’interpretazione del passo biblico in cui Rachele consente a Giacobbe di procreare con la sua serva essendo ella stessa incapace di avere figli.
Nel mondo concepito dalla Atwood, i Cattolici, i Quaccheri, i Protestanti e altre frange meno estreme del Cristianesimo infatti si sono unite “alla sinistra ed alle femministe” per combattere la Repubblica di Gilead, il “big bad” del setting, cercando di ridare diritti civili alle donne.
La presunta “iconografia talebana o islamica” è quindi mansplaining, se non un tentativo di ragebait andato male, metodo per aumentare le visual con contenuti infiammatori.
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