SPID per guardare il Porno online? Non proprio…
Siamo assediati sui social e sulle varie testate di informazione su notizie che riguardano l’uso “voluto da AGCOM e dal governo” di SPID per guardare il Porno online.
Le notizie non sono proprio così come vengono semplificate, e quindi è necessario integrare il fact checking con una serie di precisazioni.
SPID per guardare il Porno online? Non proprio…
La palma d’oro della correttezza arriva a TGCOM24, che ha spiegato la notizia al meglio delle possibilità attuali. Si tratta di una proposta, proposta che prevede il tentativo di pervenire a metodi per valutare l’età del fruitore di pornografia.
L’obiettivo è però fisso, il mezzo è libero.
“L’abbiamo fatto – dice – per attuare una legge nazionale, che si riferiva ai soli siti porno; abbiamo visto però che anche l’Europa, nel regolamento Digital services, prevede l’obbligo di verifica dell’età a tutela dei minori e si appresta a pubblicare linee guida a di adeguamento”.
Spiega Laura Aria, commissaria AGCOM.
Lo scopo è che con qualsiasi mezzo in grado di valutare l’età dell’utente si possa introdurre un filtro.
Ad esempio già a Luglio 2024 è stato introdotto un “Passaporto del Porno” Spagnolo nel Digital Wallet Beta, un sistema altamente codificato e scarsamente tracciabile che converte l’età in “crediti porno” per l’accesso ai siti che offrono pornografia.
Questa è una delle possibili soluzioni, come una delle possibili soluzioni potrebbe essere lo SPID sparato a otto colonne su tutte le giornate odierne.
Ma, ripetiamo, non esiste una forma stabilita per il controllo.
Come ricorda TGCOM si potrebbe arrivare a programmi da installare su smartphone, app dedicate o qualsiasi altro mezzo. Che potrebbe ma potrebbe non essere lo SPID, la CIE o i dispositivi di firma digitale.
Del resto soluzioni più agili renderebbero il prodotto più appetibile.
Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o
con una donazione PAYPAL.